L’oliva col nocciolo gli spezza un molare

Impiegato di Preganziol aveva comprato una confezione di “snocciolate” e adesso chiede i danni

PREGANZIOL. Quanto costa un'oliva? Se lo chiedete a Dario Dedemo, impiegato di 57 anni che vive a Preganziol, vi potrebbe rispondere così: «Quasi 1600 euro». Ovviamente non si tratta di un'oliva qualunque, ma di un caso molto particolare. Dario Dedemo ha acquistato a metà marzo una confezione di olive nere snocciolate, le sue preferite, in un supermercato della zona. Una di queste però aveva ancora il nocciolo. L'impiegato non se n'è accorto, l'ha messa in bocca e addio molare. La presenza dell'osso ha provocato la rottura parziale del dente, con conseguente visita dal dentista e parcella a tre zeri. La ricostruzione del molare danneggiato è costata 1600 euro. Dedemo ha quindi deciso di rivolgersi all'ufficio legale dell'Adico, Associazione difesa consumatori, per richiedere all'azienda produttrice il risarcimento della spesa sostenuta.

«Non era la prima volta che le compravo» racconta il consumatore preganziolese «dato che sono molto buone». Così buone che, arrivato a casa, il 57enne aveva aperto subito la confezione per gustarne qualcuna. A un certo punto, a sorpresa, i denti si imbattono in un nocciolo e il molare si spezza in due. L'impiegato comincia a sanguinare dalla gengiva mentre il dolore è fortissimo: «La sorpresa è stata grande» commenta Dedemo «anche perché nella confezione non è assolutamente indicata la possibilità che non tutte le olive siano snocciolate». Che il conto del dentista sarebbe stato salato, invece, forse se lo immaginava. Ora ha deciso di rivolgersi all'Adico per ottenere dalla ditta produttrice, che ha sede in Liguria, il corrispettivo di quanto speso per farsi sistemare il dente. Il suo non è un caso isolato: «Seguiamo molte vertenze simili a questa» spiega Carlo Garofolini, presidente dellAdico «naturalmente il nostro socio ha tutto il diritto a essere risarcito, dato che la responsabilità è tutta della ditta che produce le olive snocciolate. Sulla confezione» fa notare Garofolini «non è indicata la possibilità della presenza di noccioli, nel qual caso la ditta si sarebbe tutelata di fronte a situazioni di questo tipo. È chiaro, invece, che nella vicenda in questione la rottura del dente non è certo dovuta a una disattenzione da parte del nostro iscritto, ma da una distrazione della ditta ligure. Il nostro ufficio legale ha provveduto a inviare la diffida con la relativa documentazione fotografica. Ora attendiamo risposte». Ora, in assenza di eventuali transazioni e accordi bonari, la parola passerà ai giudici che dovranno esprimersi sul richiesta di risarcimento presentata dai legali dell'Adico per conto dell’impiegato ghiotto di olive nere. (m.m.)

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