L’olio di Vittorio Veneto conquista anche gli Stati Uniti

VITTORIO VENETO. L’olio di Vittorio Veneto alla conquista degli Stati Uniti. Altro colpo internazionale per l’azienda agricola Baccichetti di Ceneda. Firmato un contratto per esportare 400 litri ogni...
Di Francesca Gallo

VITTORIO VENETO. L’olio di Vittorio Veneto alla conquista degli Stati Uniti. Altro colpo internazionale per l’azienda agricola Baccichetti di Ceneda. Firmato un contratto per esportare 400 litri ogni bimestre nello stato americano dell’Ohio. L’anno scorso l’extravergine prodotto negli oliveti di Colle San Paolo e Fregona aveva persino sedotto chef nipponici a Tokyo. L’annuncio è stato dato a margine della serata conclusiva del primo Corso amatoriale sulle tecniche di degustazione, mercoledì nell’istituto alberghiero “Beltrame” di Vittorio Veneto. «Per scoprire i segreti dell’olio e le tecniche di degustazione sono venuti anche da fuori provincia, siamo pionieri in questa esperienza», spiega Giuseppina Salvador dell’omonima azienda agricola di Fregona che ha promosso l’iniziativa insieme a Sebastiano Baccichetti. Nel progetto sono stati coinvolti anche gli studenti di quinta dell’istituto alberghiero cittadino, guidati dagli insegnanti Roberta Marcon e Tullio Marchi, che mercoledì sera hanno proposto un menù completo a base di olio d’oliva, dolce compreso. L’olivocoltura si sta imponendo come uno dei settori di punta dell’economia della pedemontana vittoriese. «L’olio per il Veneto non è importante solo per l’agricoltura, ma anche per il turismo enogastronomico», ha detto l’assessore regionale Franco Manzato a conclusione del corso che si è svolto al “Beltrame”. «Formare esperti assaggiatori dell’olio d’oliva è una carta da giocare, è strategica per la nostra regione e su questo investiremo molto». La preoccupazione della Regione è però anche quella di tutelare il prodotto “made in Veneto”, e questo non solo attraverso i disciplinari, ma anche con una corretta informazione ai consumatori. Ormai si tratta di una vera e propria urgenza, dopo l’escalation di casi di contraffazione. «Negli ultimi 15 anni l’attenzione per l’olivocoltura è molto cresciuta», ha aggiunto il consigliere regionale Giampiero Possamai, «anche per l’interesse dei consumatori, che cercano soprattutto la qualità. Da qui il ruolo sempre più importante degli assaggiatori».

I primi due incontri del corso per assaggiatori di olio d’okliva si sono svolti a Villa Salvador in via Roncat a Fregona, con la presenza di professionisti, iscritti all’albo regionale e nazionale degli assaggiatori. L’iniziativa in questione ha avuto inoltre il patrocinio da parte dell’Aipo, Associazione interregionale produttori olivicoli.

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