Lo storico hotel Flora vende: «Troppi B&B»
Nell'ultimo anno calo di presenze del 30 per cento. I proprietari: «Per il turismo si fa poco»

L’Hotel Flora in pieno centro a Vittorio Veneto è in vendita
VITTORIO VENETO.
E' in vendita, per qualche milione di euro, lo storico hotel Flora in viale Trento e Trieste, a due passi dalla stazione ferroviaria e in pieno centro città. «La concorrenza dei bed&breakfast privati ci penalizza - lamentano i proprietari Danilo Reato e Giovanna Salamon - Nel 2010 abbiamo registrato 3.377 presenze: poche. Il turismo a Vittorio andrebbe rilanciato».
Il tre stelle hotel Flora è a pochi metri dalla stazione dei treni dal 1922 e prima di chiamarsi così era appunto albergo «Alla stazione». Un albergo storico dunque davanti ai giardini pubblici, in pieno centro, a due minuti dal Municipio. Eppure è in vendita. I proprietari Giovanna Salamon e Danilo Reato lo gestiscono dal 1976, a parte i nove anni di gestione dell'ex presidente dell'Ascom Adriano Casagrande. «La vendita verrà ufficializzata nei prossimi giorni - anticipa il titolare - ma già si sono fatti avanti alcuni compratori della zona, che però vorrebbero portarsi a casa lo stabile per poco, visti i tempi di crisi. Ma questo è un albergo storico, rinnovato nel 2004 secondo la normativa antincendio, su quattro piani e con 22 camere con 41 posti letto, quindi non vedo perché dovremmo svenderlo. Il prezzo di vendita è di qualche milione di euro. Io e mia moglie lo stiamo gestendo da anni, ma non essendo più giovanissimi vorremmo cedere la struttura e la licenza. I costi di gestione superano i guadagni. La concorrenza viene dai bed&breakfast che in città ed in vallata sono spuntati come funghi e che offrono camere a poco prezzo». «Anche noi - sottolinea Giovanna Salamon - abbiamo da un pò di tempo adottato la formula del b&b, ma con tariffe da albergo». Il tam tam sulla vendita del Flora ha raggiunto anche l'Ascom. «Spiace che un bell'albergo e per lo più in centro città sia in vendita - afferma il presidente dell'associazione commercianti Michele Paludetti - Purtroppo la concorrenza dei b&b penalizza molti. Noi dell'Ascom lo abbiamo denunciato pubblicamente più volte». Il Flora, che ha questo nome in onore di Flora Piccin, moglie di Alessandro Salamon - i genitori dell'attuale proprietaria che nel 1950 acquistarono la struttura - fino a due anni fa era anche ristorante con terrazza esterna. «Nel 2010, rispetto al 2009 abbiamo avuto un calo di presenze del 30 per cento - specifica Danilo Reato - Vittorio Veneto è una città d'arte, ma per il turismo si fa molto poco. Per le città d'arte tra un po' arriva anche la tassa di soggiorno».
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