Lite tra antiquari e vigili Cancellato il mercatino

CONEGLIANO. È durato un solo giorno il mercatino dell’antiquariato di Conegliano, l’evento che avrebbe dovuto occupare via XX Settembre per un sabato al mese fino al prossimo autunno. “Conegliano in Cima al Baule”, questo il nome della rassegna, è imploso tra le polemiche: organizzatori contro il Comune, espositori contro i vigili urbani. Rei, questi ultimi, di essere stati troppo inflessibili con gli antiquari in occasione della prima mattinata di mercatino, quella dello scorso 16 gennaio. Gli espositori avevano chiesto che la loro prima giornata coneglianese fosse semplicemente un test, senza bisogno quindi di esporre il relativo “voucher” di partecipazione: ogni artigiano, infatti, ne ha a disposizione un numero limitato. I vigili non hanno sentito ragioni, e chi non aveva il voucher è stato allontanato. Lo strappo, nelle settimane seguenti, non si è ricucito. «C’è grande amarezza per questa vicenda, credo che la città abbia fatto una brutta figura» commenta Silvano Dal Bò di Medianotte Agency, organizzatore di questo evento e di molte altre manifestazioni della città, tra cui i mercatini di Natale. «Dopo l’episodio con i vigili, che sono stati inflessibili ma in fondo hanno fatto solo il loro dovere, pensavamo comunque di ripetere l’esperienza come da calendario» spiega ancora Dal Bò. «Chi era rimasto si era detto soddisfatto del riscontro di visitatori. Quindi, ho chiesto in Comune se potevo procedere con la seconda e la terza manifestazione, in programma a febbraio e a marzo. Mi hanno risposto con una lettera, dicendo che non lo ritenevano opportuno per il centro della città. Sono rimasto sbigottito: si preferisce lasciare via XX Settembre desolatamente vuota, piuttosto che organizzarci il primo mercatino di antiquariato di Conegliano». Secondo Dal Bò sarebbero stati una cinquantina gli artigiani che avrebbero partecipato alla rassegna, nel tentativo di imitare i fortunati mercatini di Godega o di Portobuffolè, veri “must” per gli appassionati del settore. Il Comune, dal canto suo, non ci sta a passare per il censore che ha detto «no» a un’altra iniziativa in centro storico. «La decisione degli artigiani è stata presa in loro totale autonomia» spiega il sindaco, Floriano Zambon «in occasione dei controlli dei vigili potevano decidere se spendere un voucher, e rimanere a Conegliano, oppure andarsene, preservando il voucher per piazze più importanti. Hanno scelto loro di andarsene. Con Dal Bò non c’è alcun problema: ad aprile organizzerà lui la tradizionale Festa dei Fiori».
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