Lite sui fuochi d’artificio «No ai botti di Carnevale inquinano troppo l’aria»

Cornuda. «Inquinano»: ora si litiga anche sui fuochi d’artificio. Polemiche al “Carneval dei crostoi” di Cornuda. Il martedì grasso ha portato nel paese una grande folla che contava oltre 10 mila persone e la giornata si è conclusa con uno spettacolo pirotecnico serale. Il finale con i botti non è piaciuto però all’associazione ambientalista AriaNova di Pederobba, dopo che la centralina Arpav di Onigo, distante circa tre chilometri in linea d’aria dal sito della manifestazione, ha registrato un elevato picco degli idrocarburi policiclici aromatici, il cui punto più alto è stato registrato alle 20 di martedì con 191 nanogrammi per metro cubo. Gli IPA sono sostanze tossiche e forti inquinanti atmosferici, ma per questo parametro la normativa nazionale non prevede un limite di riferimento. «Bene, ma ci chiediamo: serviva proprio? Serviva proprio in un momento di fortissimo inquinamento dell’aria aggiungere un così ingente inquinamento?»: con queste domande comincia la riflessione di AriaNova. «Va bene il divertimento, però forse in periodi di forte inquinamento è meglio spendere quelle decine di migliaia di euro in altri modi. Tanto più ormai a Carnevale praticamente finito e a divertimento archiviato».
Per avvalorare le tesi, l’associazione ha mostrato il grafico degli IPA della stazione di Pederobba, che registra un innalzamento notevole dei livelli di inquinante tra le 18 e le 19, per poi raggiungere i 191 ng/m3 alle 20: «Sarà una caso, ma la centralina di Onigo ha registrato un picco di IPA altissimo proprio poco dopo i fuochi di Cornuda», il commento. AriaNova non è certa della propria teoria, come si spiega, poiché l’aumento degli IPA si registra in generale alla mattina e in particolare alla sera: «Il picco a quell’ora c’è sempre a causa dell’accensione dei riscaldamenti ma si vede la netta differenza tra ieri e martedì. Quel che è certo è che i fuochi d’artificio inquinano tanto e per questo non è opportuno farli nei periodi di massimo inquinamento e nelle fasce orarie di picco», giungono a conclusione gli ambientalisti. —
Andrea Dossi
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