L’istituto Ipsia di Castelfranco dà lavoro subito e sotto casa

CASTELFRANCO. Tutti al lavoro entro un anno e praticamente sotto casa: è questo il futuro dei diplomati dell’Ipsia Galilei, secondo l’ultima elaborazione dei dati dell’istituto di via Avenale che conferma i dati di eccellenza per quanto riguarda il post diploma. Ma se il 93% dei diplomati dopo un anno risulta occupato, tra loro c’è chi ha fatto meglio: addirittura il 37 per cento trova lavoro dopo una settimana dall’esame di maturità, mentre il 25 per cento entro un mese. Il “segreto” è aver seminato bene negli anni precedenti con gli stage dell’alternanza scuola-lavoro e degli stretti rapporti con il sistema imprenditoriale locale che di fatto è di casa all’Ipsia. Chi esce dal professionale per l’industria e l’artigianato trova infatti una occupazione in aziende che distano meno di dieci chilometri dalla residenza nel 60 per cento dei casi, un dato evidenziato anche dalla recente indagine Eduscopio della Fondazione Agnelli che pone il Galilei al primo posto tra le scuole italiane di questo indirizzo.
Buone notizie anche per quanto riguarda gli stipendi di ingresso: mediamente è di 925 euro dopo un anno, duecento euro in più rispetto ad esempio ai colleghi diplomati nel settore dei servizi ed è destinata a crescere ben oltre i mille euro dopo tre anni. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale il 35% è a tempo indeterminato, il 27 % a tempo determinato, mentre il 25% ha un contratto di apprendistato. Il tipo di mansione occupazionale vede in testa a pari merito l’area manutenzione-montaggio e programmazione per il 12%, il settore elettrico per il 9%, quindi l’ufficio tecnico (6%), la programmazione Cad Cam (5%) e la gestione aziendale (3%).
«Questi numeri – spiega il vicepreside Nazzareno Bolzon – confermano che siamo una scuola a servizio del tessuto imprenditoriale del territorio, con il quale costantemente ci confrontiamo per capirne le esigenze. Anche da questo deriva l’alta percentuale in tempi brevi di assunzioni tra i nostri diplomati, spesso già conosciuti dall’azienda in cui vanno ad operare». Soprattutto di questi tempi in cui l’occupazione non brilla particolarmente, potrebbe sembrare che un neodiplomato all’Ipsia non si faccia scappare un immediato inserimento nel mondo del lavoro. Ma non è così per tutti: circa il 15 per cento – e il dato è in crescita – sceglie infatti di proseguire gli studi all’università (la facoltà di ingegneria e quella di architettura le più gettonate) o nella formazione post diploma specialistica.
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