L’ingegner Samuele diventa sacerdote Nuove ordinazioni nella nostra Diocesi

Altri quattro ragazzi continuano il loro percorso religioso Il rettore del Seminario: «Sono segnali di speranza»

Laura Simeoni

La Chiesa non si ferma e festeggia, per il momento idealmente, l’arrivo di un nuovo sacerdote: si chiama Samuele Moro, originario di Carbonera e attualmente in servizio pastorale nelle parrocchie di Quinto e Santa Cristina. Classe 1985, un passato da caposcout, è ufficialmente “don”, anche se la cerimonia di ordinazione dovrà slittare di qualche tempo.

il documento

Il documento è stato firmato il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione e rappresenta, secondo il rettore del Seminario di Treviso don Giuliano Brugnotto, «un segnale di speranza e di incoraggiamento poiché anche nei momenti difficili, di grande prova, c’è chi si mette a servizio di Dio e degli altri». L’ammissione di Moro è stata decretata dal vescovo Michele Tomasi, dopo i colloqui e le verifiche di rito.

nuova linfa

Le novità non riguardano soltanto il neo sacerdote di Carbonera ma coinvolgono altri quattro giovani che stanno compiendo il percorso verso il sacerdozio, che prevede diverse tappe. Mattia Agostini e Riccardo Marchiori sono stati ammessi all’ordinazione diaconale: entrambi sono originari del territorio veneziano che ruota nell’ambito della diocesi di Treviso: Mattia classe 1992 è di Massanzago ora in servizio pastorale a Scorzè e Cappella di Scorzè mentre Riccardo, 1988, proviene dalla parrocchia dei Santi Vito e Modesto in Spinea ed è in servizio pastorale al Duomo di San Donà. «I diaconi», spiega il rettore del Seminario, «assumono già il celibato e svolgono servizi specifici alla comunità, che saranno concordati dopo l’ordinazione». La loro presenza e il loro operato indica che nella chiesa tutti i ruoli sono importanti, non di carriera ma di servizio, con umiltà e disponibilità soprattutto nei confronti di poveri e bisognosi. Accanto ai diaconi troviamo Fabio Toscan, classe 1987 di Padernello, aiuto alla parrocchia di Caerano San Marco, ammesso al ministero di accolito (servizio all’altare e autorizzato a portare la comunione agli ammalati) e Amos Patarini sandonatese del 1995 in attività nella parrocchia di Paese, sarà lettore nelle celebrazioni liturgiche e diffusore tra le persone e nei gruppi «della bellezza insita nella Bibbia».

la vocazione

Cinque giovani uomini diversi per età, provenienza, studi e lavoro: alcuni approdati già adulti al cammino altri con la vocazione fin da bambini. In particolare il neo sacerdote Samuele Moro, pur avendo un passato di grandi impegno nella comunità e nei gruppi scout, soprattutto con i lupetti, ha condotto una vita al di fuori del Seminario, studiando all’Università dove si è laureato ingegnere informatico trovando pure lavoro. Ma il suo destino evidentemente era un altro. «Il fatto che nonostante tutto il nostro seminario sia ancora ricco di presenza e di storie seppur diverse», conclude don Brugnotto ,«ne testimonia la vita e la vitalità».

Un segnale importanti, soprattutto in tempi come questi. —

Laura Simeoni

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