L’industria metalmeccanica mette in moto la ripresa
Produzione in crescita del 3%, esportazioni a +5,9% e domanda interna a +9% Finalmente nel settore cominciano ad aumentare anche i posti di lavoro

20090327 - ROMA INDUSTRIA:ISTAT, ORDINI -31,3% A GENNAIO, PIU' BASSO DAL'91. Una foto di archivio datata 9 gennaio 2004 mostra una catena di montaggio all'interno di una fabbrica metalmeccanica. ARCHIVIO ANSA/ JI
PADOVA. L’industria metalmeccanica di Padova e Treviso dà segni corali di ripresa. Tutti positivi gli indicatori aggregati delle due territoriali di Confindustria che hanno interrogato, grazie alla collaborazione con Fondazione Nordest, 250 imprese meccaniche dei due territori (circa la metà delle quali padovane) nell’ottica di un’analisi congiunta delle situazioni dei vari comparti che formeranno una delle più forti strutture confindustriali del Paese. E i risultati parlano di un’omogeneità notevole fra gli andamenti delle aziende dei due territori che possono di fatto guardare con una fiducia rinnovata a un futuro che si fa più facile grazie a un aumento degli ordinativi consistente. Per le imprese metalmeccaniche di Padova e Treviso, veri assi portanti dell’economia di entrambe le provincie, vanno bene la produzione e gli ordinativi, la domanda interna (che balza in avanti su base annua del 9%) e l’export. Risultati che trainano un’occupazione in crescita mentre gli indicatori di fiducia degli imprenditori si fanno positivi sia per quanto riguarda la situazione generale del Paese che circa la propensione a investire grazie allo stimolo del piano Industria 4. 0. «Il metalmeccanico è il driver dell’economia industriale a Treviso come a Padova» dichiara Antonella Candiotto, Presidente del Gruppo Metalmeccanico di Unindustria Treviso «ma è anche uno dei veri protagonisti nell’innovazione anche per altri comparti della nostra economia». Per la metalmeccanica di Padova e Treviso rimane cruciale una manovra che dia continuità agli strumenti di politica industriale che funzionano (super e iperammortamento, credito d’imposta per la ricerca), con focus sul tema degli investimenti, la formazione 4.0 e il lavoro. Di questi temi si è discusso nei consigli direttivi dei Metalmeccanici di Confindustria Padova e Unindustria Treviso presieduti da Mario Ravagnan e Antonella Candiotto, riuniti nei giorni scorsi a Treviso per la prima volta in seduta congiunta, nell’ambito del percorso di integrazione tra le due Associazioni. «Abbiamo avviato un lavoro che ci porterà a condividere temi e iniziative» dichiara Mario Ravagnan, Presidente della Sezione Metalmeccanici Padova «torneremo a incontrarci per definire un’agenda comune che dia più forza alla rappresentanza territoriale dell’industria metalmeccanica, in una fase in cui siamo impegnati a favorire l’accesso di imprese e lavoratori ai benefici della contrattazione aziendale e forme di retribuzione legate ai risultati. Ora occorre una manovra di bilancio concentrata sulla competitività. Il disegno di legge del Governo pare orientato in questa direzione, da confermare in Parlamento agendo su pochi obiettivi mirati: taglio del cuneo fiscale, ulteriore detassazione su premi e salario di produttività, rafforzamento degli investimenti, pubblici e privati. Questa è la strada per avere una ripresa più solida e duratura».
(ri.sa.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video