L'incidente mortale di Caerano: Federica era una stella anche in piscina

MONTEBELLUNA. Anche la squadra del nuoto sincronizzato Montebelluna piange la scomparsa della ventenne Federica Brollo. La giovane per diversi anni aveva gareggiato a livello agonistico con la squadra del nuoto sincronizzato di Montebelluna "Chiara Gavi".
La ventenne aveva gareggiato anche con la nuotatrice Beatrice Callegari che nel 2016 ha conquistato il secondo posto ai mondiali di Londra. A parlare è l'allenatrice Martina Arzenton.
«È difficile esprimersi al passato», dichiara Arzenton, «ci sembra un incubo ma le parole, in questo momento, sono doverose perché Federica merita di essere ricordata e per molto tempo ha fatto parte della nostra famiglia».
La notizia della morte della giovane studentessa è piombata anche negli ambienti frequentati dalle compagne di squadra- «Di lei voglio ricordare la risata contagiosa, i suoi occhi pieni di gioia e di voglia di vivere», continua l'allenatrice, «voglio ricordare la sua dolcezza , la spontaneità, la correttezza e il suo essere sempre educata». La ventenne aveva condiviso la sua passione per il nuoto anche con la sua migliore amica Giulia Tonello.
«Amava molto questo sport che aveva praticato con tantissima passione», spiega la ragazza, «da appena un anno avevamo ripreso ma a livello amatoriale». E intanto l'allenatrice si fa portavoce del dolore straziante che sta attraversando tutta la squadra nel ricordo della giovane scomparsa all'alba di venerdì a causa di un incidente stradale. «Federica si distingueva per la sua forte personalità», aggiunge Arzenton, «lei ti entrava nel cuore lasciando un segno indelebile in tutti quanti. Ha nuotato con noi fino a pochi anni fa però è sempre rimasta nell'ambiente lavorando come bagnina e proprio quest'anno aveva deciso di tornare a nuotare con la squadra master», chiude l'allenatrice, «Per noi resterà sempre "Chicca" io e le sue ex compagne di squadra siamo a pezzi non ci vogliamo credere. Tutti quanti siamo vicini in questo momento drammatico alla famiglia».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso