L'incidente mortaIe a Vittorio veneto, i sogni spezzati di Gessica: «Amava i motori da sempre»

L’ultimo bacio dell’ex fidanzato: «Voleva comprarsi una Kawasaki tutta sua» A Ceneda era stata animatrice dei Grest. Aveva lavorato anche alla Tecnosystemi

VITTORIO VENETO. «Gessica era una ragazza solare, sempre sorridente, che amava divertirsi con gli amici». Così la descrive Simone Peruch, amico e primo fidanzato. Si conobbero quando lei aveva 16 anni e mezzo e lui 19. Per lei fu la prima vera storia d'amore. Durò circa due anni e mezzo. «Gessica aveva il pallino per i motori, specialmente per le moto», racconta Simone. Il destino beffardo e crudele ha voluto che la sua giovane vita si infrangesse proprio in sella a una moto sportiva. «Sognava di mettere da parte i soldi per acquistarsi una Kawasaki Ninja», ricorda l'ex fidanzato, «stava lavorando sodo per prendere la patente per le moto e comprarsene una. Se fosse diventata milionaria, così sognava, avrebbe voluto una supercar, una bella Lamborghini».

Era in moto con l'amico, si schiantano e muore

Gessica aveva trascorso una Pasqua tranquilla. Aveva sentito gli amici per il solito giro degli auguri di circostanza nella giornata di festa. Prima della tragedia, intorno alle 20, aveva chiamato Sara, un’amica vittoriese che si trovava a Brescia. Le aveva confidato che di lì a poco sarebbe partita per un giro in moto con un amico di Pianzano. «L'ultima volta l'ho vista sabato sera al Mood, un locale di tendenza di Conegliano», conclude Simone con la voce rotta dall'emozione. «Le avevo dato un bacio sulla guancia e un abbraccio. Non potevo immaginare che sarebbe stato l'ultimo. Con lei ho passato tanti bellissimi momenti».

Gessica abitava in via Quasimodo a Ceneda con mamma Monia, papà Emanuele e Genny, la sorella più piccola. Dopo il diploma all'Ipsia Pittoni di Conegliano, sezione Moda, aveva iniziato a lavorare. La sua prima esperienza era stata in un negozio per animali in via Da Ponte a Vittorio. Poi aveva fatto la magazziniera alla "Tecnosystemi", l'azienda di produzione e installazione di sistemi di condizionamento, nella zona industriale di via Mattei a Vittorio Veneto. Di giorno in fabbrica e di sera al bar Nazionale di via Europa a San Fior. Da poco il rapporto di lavoro con la "Tecnosystemi" si era concluso ed era rimasto solo il lavoro al bar. «Abbiamo saputo dell'incidente un paio d'ore dopo che era successo», dice Enrico Liccardo, che l'aveva conosciuta quando aveva solo 11 anni. «Ci ha telefonato la sua amica Sara con la quale usciva spesso. A sua volta Sara era stata avvertita dal fratello del ragazzo coinvolto nell'incidente».

Gessica era bellissima e anche Enrico se n'era innamorato. «Addio, sei stata la migliore amica di sempre, da quando avevi 11 anni, quando eravamo "morosi", a quando siamo stati migliori amici, fino ad ora», ha postato il ragazzo su Facebook, «mi hai appesantito il cuore, ma ti ricorderò sempre». La 22enne non amava solo la compagnia dei suoi amici, ma aveva coltivato molte altre passioni. Era conosciuta nella parrocchia di Ceneda come animatrice di parecchi Grest parrocchiali. Tra l'altro, mamma Monia è catechista nella parrocchia della Cattedrale. Gessica amava anche la pallavolo, in passato aveva militato nel Cappella Maggiore. Ieri in via Quasimodo un ininterrotto pellegrinaggio di parenti e amici per portare conforto ai genitori e alla sorella. La notizia di questo ennesimo lutto ha reso triste la città nel giorno di Pasquetta. «Non è possibile», dice l'amica Susy, «era così giovane e bella». «Non posso crederci», scrive su Facebook Giuseppina Bevilacqua, «è stata una mia alunna. Era una brava ragazza». E Beatrice, un’amica, aggiunge: «troppe disgrazie in così poco tempo». Gessica Da Rui aveva compiuto 22 anni lo scorso 11 marzo. A tradirla la sua passione più grande, le moto e la velocità.

 

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