L’incidente di Vacil La salma di Achraf sepolta in Marocco

MASERADA. Tornerà nel paese in cui tutta la sua famiglia ha radici, dove non era nato ma forse un giorno avrebbe voluto andare a vivere. La salma di Achraf El Mansouri, 21enne di Maserada, che ha perso la vita sabato notte in un incidente stradale, tornerà a Rabat, capitale del Marocco. E’ lì che gli verrà dato l’ultimo saluto con un rito musulmano. Intanto continua il cordoglio in paese, e tra i ragazzi del Itis Fermi che avevano condiviso con lui gli anni delle superiori. Figlio di Fued El Mansouri, un marocchino che da 22 anni lavora al caseificio Tomasoni come responsabile del reparto confezionamento, Achraf, primo di quattro fratelli, era nato a Treviso e s’era inserito rapidamente tra i giovani di Candelù, dove viveva con la famiglia in un condominio di piazza San Pio X. Proprio pochi giorni fa aveva ottenuto l’agognata promozione, e sabato aveva voluto uscire per festeggiare. Ma poco dopo le 22.30 l’incidente che, in via Cal di Breda, gli ha stroncato la vita. Lo studente dell’Itis era seduto sul sedile posteriore, al lato di guida, di una Ford Fiesta guidata da Klejdi Ramaliu, 19 anni, un albanese di Breda. Nella stessa auto viaggiavano una minorenne, G.M., 17 anni di Pezzan, e il marocchino Ihab Belcadi, 19enne di Maserada. La Ford Fiesta, che proveniva da Breda, nell’affrontare una curva, s’è scontrata con una Lancia Lybra, che arrivava dalla corsia opposta, a bordo della quale viaggiava una coppia di Visnà, Francesco Masier, un impiegato in pensione di 68 anni, e Tarsilla Casonato di 67 anni. L’impatto è stato violentissimo. El Mansouri è stato sbalzato dall’auto ed è morto sul colpo. Ferita in modo serio anche la coppia di Vazzola, mentre gli altri tre giovani hanno riportato ferite non gravi. Con ogni probabilità oggi il pm aprirà un fascicolo sulla vicenda con l’ipotesi di omicidio colposo. (f.c.)