L'incendio alla Milldue di Riese: «Ripartiremo presto in qualche modo»

RIESE PIO X. Mentre guardano il fuoco distruggere la loro azienda, Giorgio Brescacin e il padre Mario continuano a ricevere sul telefonino i messaggi di allarme «manomissione radar zona produzione» e «anomalia fotovoltaico». Un suono quasi beffardo, davanti al rogo della loro fabbrica. «Ero con un cliente allo show room – racconta Mario, 76 anni, il fondatore di questa realtà dell'arredo bagno conosciuta in tutto il mondo, 8 milioni di fatturato nel 2017 – quando è partito il primo allarme.
Pensavo che Giorgio stesse operando presso la cassaforte senza disinstallare l'antifurto. L'ho chiamato subito e mi ha detto che c'era un incendio in corso. Sono corso subito a vedere, ma il fumo mi ha bloccato». Dei 48 dipendenti dell'azienda, solo quattro erano all'interno, oltre a Giorgio, Mario e al cliente: la settimana era dedicata all'inventario, dopo aver prodotto fino a Capodanno, quando è partito l'ultimo ordinativo per Dubai.
Negli stessi istanti anche il figlio Giorgio riceve il messaggio sul cellulare: «Poco dopo mi chiama la vigilanza per questa anomalia: penso che qualcuno abbia urtato il radar con un muletto, come è già capitato. Scendo, apro la porta della zona produzione e lì in fondo a destra vedo il fuoco che divampa. La causa? Non me lo so spiegare: la produzione era ferma, tutto era chiuso, anche il bruciatore era spento». Mario pensa all'impianto fotovoltaico che copriva tutto il tetto della Milldue e che la rendeva autosufficiente dal punto di vista energetico: «Siamo stati i primi a farlo, insieme ai Benetton, nel 2010. E siamo stati anche i primi ad eliminare l'eternit dalle coperture».
Giorgio pensa invece al cuore informatico dell'azienda: «speriamo di salvarlo. Il resto si può ricostruire, i dati una volta persi lo sono per sempre». Mentre raccontano questi momenti, Giorgio e Mario, subito raggiunti da Stefano, l'altro figlio di Mario che con il fratello ora gestisce la Milldue, non riescono a fermare la commozione: davanti a loro stanno andando a fuoco quarantuno anni di una storia partita nel 1976. Un’azienda che, nel tempo, ha sempre dedicato energie ed investimenti ai materiali, al design, alla tecnologia. Tre le linee-marchio: Noorth (moderno), Mitage (glamour) e Dieci (forniture aziendali) .
«In qualche modo ripartiremo» dice Giorgio prima di allontanarsi con il fratello per dare indicazioni ai vigili del fuoco. L'emergenza si affievolisce un po', arriva anche una pioggia torrenziale. Ora ci sarà da pensare ai 48 dipendenti e alle loro famiglie: «Avvieremo la cassa integrazione – dice il referente sindacale per la Milldue Angelo Pandolfo (Uil) – ci siamo già sentiti con Unindustria. Un vero peccato quello che è successo ad una azienda in salute, che dopo qualche anno di difficoltà si stava riavviando alla grande, con importanti commesse, dove il clima sindacale era ottimo».
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