L’imprenditore trevigiano: «Rovinato dall’alluvione, ho 5 milioni di danni»

Susegana, l’industriale dei traslochi Germano Battiston: «Se non mi aiutano, chiudo per sempre». Il sindaco alla Regione: «Servono interventi urgenti»

Salima Barzanti
L’imprenditore Germano Battiston nella sua azienda
L’imprenditore Germano Battiston nella sua azienda

Scatta l’appello per interventi sul torrente Crevada, dopo l’esondazione nella notte tra il 7 e l’8 luglio. Ieri nella sala consiliare del municipio di Susegana il sindaco Gianni Montesel, con gli assessori Vicenza Scarpa e Adriano Toffoli e alcuni imprenditori, guidati da Germano Battiston, hanno chiesto a gran voce un intervento a livello regionale.

La lettera

«In Regione hanno dimostrato di avere capacità di programmazione per intervenire, ora è tempo che anche l’Alta Marca abbia delle risposte. Bisogna prendere in mano la situazione. Noi, ad esempio, andremo in consiglio comunale con un piano di protezione delle acque dove prevediamo una serie di opere da realizzare nell’arco di un anno.

Così speriamo di aver sistemato il versante collinare, ma ci serve supporto, qui non si parla solo di fossi nel territorio comunale, qui servono interventi anche a livello superiore - ha spiegato il sindaco Montesel, ribadendo di aver scritto, chiedendo supporto e interventi, sia alla Regione che al Genio Civile. Gravi i danni collegati all’esondazione del Crevada, sia all’altezza del Ponte Romano che nei pressi della statale, di poco più di una settimana fa.

Casse di espansione

«Bisogna fare un ragionamento superiore e, se servono, parlare seriamente anche di casse di espansione - ha aggiunto il primo cittadino suseganese - una volta c’erano le campagne che ricevevano queste acque e dopo alcuni giorni di sole tornavano alla normalità, ora non ci sono più e al loro posto ci sono aree produttive con aziende di alta specializzazione del settore metalmeccanico che finiscono sott’acqua. Bisogna anche pensare di tutelare il lavoro. Serve un intervento strutturale, servono risorse, serve una visione, non basta la pulizia degli alvei».

I problemi delle aziende

Diverse le attività produttive che hanno contattato il Comune, e che ha già inviato in Regione la prima documentazione (la quantificazione esatta dei danni è in corso) per la richiesta dello stato di calamità naturale.

A raccontare i gravi danni subiti, Germano Battiston titolare della Battiston Traslochi sita in via Vecchia Trevigiana: «Abbiamo lavorato giorno e notte per portare fuori l’acqua e il fango, che era davvero tanto - commenta sconsolato Battiston - sono amareggiato, è la seconda volta che succede nell’arco di pochi anni. L’altra volta era successo nel 2018. Ci hanno fatto tante promesse, non ci hanno dato nemmeno un euro, ci ho rimesso qualche milione di euro e questa volta sulla strada c’era un metro d’acqua. Questa volta l’azienda ha subito grandi danni, attorno ai quattro, cinque milioni di euro, purtroppo abbiamo i box dei clienti che sono tutti a terra. Le assicurazioni non ci risarciscono, perché l’alluvione non è prevista come copertura. Non è stato fatto niente. Purtroppo il 7 luglio il Crevada è esondato di nuovo, mettendo sotto acqua tante aziende. Al presidente Zaia chiedo di mettersi le mani nel cuore. Io probabilmente chiuderò un’azienda con oltre 40 dipendenti, se stanziano dei soldi per Crevada e non viene sistemato, vorrei sapere dove vanno questi soldi».

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