L’impero di Setten all’asta fabbriche a prezzo di saldo

MANSUÈ. Fabbriche e terreni, tutto all’asta e a prezzi ribassati. Quello che fu il piccolo impero del mobile targato Ettore Setten finisce in una vendita spezzatino: la fabbrica di Basalghelle di Mansuè e i macchinari al suo interno, una serie di terreni sempre a Mansuè, infine lo stabilimento di Budoia (Pordenone). Tutto targato Mobil Record, dopo il fallimento decretato dal tribunale a febbraio del 2015. I bandi recenti sono andati deserti (a febbraio e aprile), ora il curatore fallimentare Marco Parpinel ci riprova con robusti sconti, nella speranza di riuscire a incamerare un po’ di liquidità per rifondere - seppur molto parzialmente - i creditori.
Sono tre i capitoli di quest’asta. Il primo riguarda la fabbrica di Basalghelle, compresi i macchinari per la produzione di mobili al suo interno. Dopo un tentativo di vendita andato a vuoto a febbraio con un prezzo fissato a 385 mila euro, ora si è scesi a una base d’asta di circa 246 mila euro, contro un valore di perizia pari a 419 mila euro. Apertura delle buste, per tutte e tre le procedure, fissata il 10 luglio nello studio del notaio Alberta Corsi a San Zenone degli Ezzelini. Le offerte vanno presentate entro il 5 luglio, ore 12.
La seconda vendita riguarda un lotto di terreni di superficie pari a quasi settemila metri quadrati, sempre a Basalghelle di Mansuè: anche in questo caso lo sconto è consistente rispetto all’ultimo tentativo andato a vuoto: si passa da una richiesta base di 334 mila euro a poco più di 213 mila. Infine, in vendita c’è anche la fabbrica che la Mobil Record aveva a Budoia, Pordenone: dai 672 mila euro di base dell’asta di febbraio si è scesi a 430 mila. In pratica, quasi la metà del valore di perizia, pari a circa 840 mila euro.
Mobil Record era stata l’ultima azienda del gruppo di Ettore Setten a chiudere i battenti. Produceva camerette e contava oltre un centinaio di lavoratori. La crisi ha travolto il settore del mobile - e non solo quello - e a una a una le aziende del gruppo dell’ex presidente del Treviso Calcio erano state cedute o dichiarate fallite, l’ultima delle quali proprio la Mobil Record a febbraio del 2015. Si era tentato un salvataggio tramite affitto d’azienda a una newco (società costituita ad hoc) che faceva riferimento al presidente della catena di negozi Mondo Camerette di Caserta, Giuseppe Caruso, ma le cose non erano andate per il verso giusto: la crisi del settore aveva vanificato anche questo ultimo tentativo.
Fabio Poloni
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