L’Imoco lascia l’Arena Giocherà al Palaverde

Garbellotto porta via i beni da Campolongo: «Il costo è doppio rispetto a Villorba» I grillini: «Zambon si dimetta». Il sindaco: «Scelta unilaterale, fatto il massimo»
- INVIOLATA. La Zoppas Arena stracolma e' l'asso nella manica delle ®pantere¯
- INVIOLATA. La Zoppas Arena stracolma e' l'asso nella manica delle ®pantere¯

Addio al volley femminile a Conegliano: L’Imoco ha firmato ieri un accordo con il Palaverde di Villorba e nel pomeriggio ha rimosso tutti i beni di sua proprietà dalla Zoppas Arena. Ed è bufera: «Se l’Imoco se ne va chiederemo le dimissioni del sindaco Zambon perché non ha ottemperato alle promesse fatte», tuona Luigi D’Este (M5S). Il dado però, annuncia la società, è tratto. «La scelta di lasciare Conegliano per trasferirsi a Villorba ha molti motivi», si legge nella nota diffusa da Imoco, «da quelli organizzativi a quelli più prettamente economici, che non sono stati comunque determinanti anche se il costo della Zoppas Arena, che a oggi è ancora inagibile a ospitare una partita di serie A1 di volley, è risultato oltre il doppio di quello per l’utilizzo del Palaverde, ma anche di ogni altro palazzetto dello sport italiano».

Il perito nominato da Spes ha ipotizzato costi di gestione dell’impianto pari a 476 mila euro l’anno, cifra contestata dal Comune, che avrebbe ridotto gli importi a circa 300 mila euro. Ma il nodo dei costi non è l’unico: «Ci è stata negata la gestione del palazzetto che, dopo due mesi di promesse non mantenute, non è stato ancora messo a norma, facendosi vivere in una situazione di totale incertezza sul futuro della squadra», dicono il presidente Piero Garbellotto e il vice Pietro Maschio, «di fronte al tergiversare della giunta Zambon, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e abbiamo imboccato la strada che ci ha portati al Palaverde».

Il sindaco Floriano Zambon parla di «decisione unilaterale» e assicura che il Comune ha fatto tutto il possibile per far giocare Imoco all’Arena. Per domani era in programma il vertice tra la società e il Comune per decidere modalità e costi di gestione della struttura.

L’Imoco nella sua iscrizione ufficiale avrebbe già indicato il Palaverde come seconda sede nel caso la Zoppas Arena non fosse stata disponibile. A predominare è comunque il risvolto politico della questione, anche per quanto riguarda l’impianto. «Si doveva immaginare che una struttura progettata negli anni ’90 avrebbe avuto costi alti di gestione soprattutto sul piano energetico, forse andava trovata una soluzione diversa», dice Paolo Giandon (Pd). I tifosi delle pantere sono ovviamente furibondi, ma tant’è: l’esordio «in casa» è previsto il 28 ottobre contro l’Universal Modena.

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