L’ex Saita diventa Corte Vespucci Alloggi low cost e stop al degrado

La Cev spa che si è aggiudicata l’area all’asta promette: «Completeremo anche la strada incompiuta» I 22 appartamenti saranno messi in vendita a prezzi competitivi. In primavera il via libera ai lavori
Di Andrea De Polo
Ferrazza Conegliano via Verdi Corte Vespucci
Ferrazza Conegliano via Verdi Corte Vespucci

CONEGLIANO. L’ex Saita di via Verdi a Conegliano non è più… l’ex Saita: da qualche giorno si chiama “Corte Vespucci”, come l’ha ribattezzata la Cev Spa, l’azienda che ha deciso di scommettere sull’area acquistando l’edificio, con una ventina di appartamenti all’interno, dopo anni di degrado e abbandono. Che il sito abbia cambiato volto è evidente a chiunque percorra via Verdi: l’ex centrale dello spaccio coneglianese (innumerevoli, negli anni scorsi, i blitz delle forze dell’ordine contro gli abusivi che vivevano e operavano al suo interno) si è davvero rifatta il look, a partire dal taglio alla vegetazione incolta che l’avvolgeva, fino al rifacimento degli infissi e degli angoli più rovinati di ogni appartamento. Per concludere con la ciliegina sulla torta del nuovo cartello che annuncia, appunto, la nuova denominazione del compendio immobiliare: “Corte Vespucci”, in onore alla strada (via Vespucci) che dovrebbe corrergli accanto. Anche su quest’ultimo punto ci sono delle novità: la Cev ha confermato i vecchi accordi con il Comune, e completerà direttamente gli ultimi metri di carreggiata, un’opera che a Conegliano è diventata il simbolo del “vorrei ma non posso” di varie amministrazioni comunali. «Stiamo perfezionando le autorizzazioni», spiega il titolare della Cev, Gilberto Vendramin, «l'obiettivo comune, nostro e dell’amministrazione comunale, è di far partire i lavori in primavera». In parallelo la Cev completerà il restauro di Corte Vespucci e inizierà la vendita degli spazi interni (dento l’ex-ex Saita ci sono 22 appartamenti, cinque uffici e alcuni locali commerciali, acquistati a un milione e 200mila euro). Pare che, complice la nuova vita del sito, non manchino le richieste di informazioni, per cui non dovrebbe essere un problema piazzare i primi appartamenti: «Al momento però non abbiamo messo in vendita nulla, vogliamo prima organizzare il cantiere interno e avviarlo, è in corso un restyling completo per ammodernare e rendere più contemporaneo e piacevole il sito» spiega Vendramin. «C'è comunque un buon interesse, abbiamo avuto parecchi contatti da privati e agenzie. Vogliamo rendere più efficiente dal punto di vista energetico l'edificio, e migliorarne l’estetica, come abbiamo fatto in questi primi mesi di proprietà. Il target di prezzo degli alloggi, una volta messi in vendita, sarà estremamente competitivo: le operazioni immobiliari si fanno con target aggressivo».

La nuova veste del complesso di via Verdi piace, inevitabilmente, anche al Comune, che grazie alla Cev ha visto bonificare un sito ad alto rischio: «Ora si vede un po' di ordine, l’area è sorvegliata e messa in sicurezza, un ambiente finalmente decoroso», commenta da parte sua il vicesindaco Claudio Toppan, «mi auguro che anche la vendita degli appartamenti sia veloce, so che prima del fallimento della Edil Maison, i vecchi proprietari, era già stato firmato qualche contratto preliminare. Era il 2013, e mi auguro che l’interesse sia rimasto lo stesso».

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