«Lei è brava e resta dov’è Alla faccia di tutti quanti»

«Antonella Masullo ha tutta la mia solidarietà. Lavora al mio dipartimento e lo fa molto bene, con dedizione e competenza. E continuerà a farlo: alla scadenza le rinnoverò il comando, in faccia a tutti». È una difesa a spada tratta quella che l’assessore regionale Remo Sernagiotto fa dell’ex funzionaria in Provincia e ora coordinatrice dell’Osservatorio per le Politiche sociali in Regione, indagata per abuso d’ufficio e favoreggiamento personale. L’esponente del Pdl la chiama la sua «povera dipendente». E anche il luogo che ha scelto ieri mattina per la conferenza stampa la dice lunga sulla sua posizione: lo studio dell’avvocato Fabio Crea, difensore della Masullo.
Assessore, nessun provvedimento nei confronti della sua dipendente dopo l’inchiesta della Procura?
«Finché non c’è una sentenza di condanna, lei è innocente. Ho massima fiducia nella magistratura, chiederò alla Masullo di difendersi dalle contestazioni che le sono state mosse».
Ma assessore, la Procura accusa la Masullo di reati specifici legati al suo lavoro in un ente pubblico. Lavoro che continua a svolgere in Regione. Non sarebbe opportuna qualche cautela da parte dell’ente?
«Se e quando dimostreranno che è colpevole, allora, la rimuoverò. Nel frattempo gli rinnoverò il comando, in faccia a tutti. Per un’eventuale trasferimento di settore chiederò al responsabile del Personale. Comunque sia chiaro, il problema non è mio, ma del presidente della Provincia Leonardo Muraro. Era sua dipendente, era lui che doveva vigilare. Certo che è strano...»
Cosa c’è di strano assessore?
«È strano che il responsabile del settore in Provincia non sia stato sfiorato dall’indagine. Se io fossi la Masullo andrei dal magistrato e coinvolgerei il dirigente e tutta la struttura. E poi c’è un’altra cosa singolare: la riapertura delle indagini. Vorrei interpretarla...»
Vuole interpretare politicamente la riapertura delle indagini?
«Guardi, se la magistratura ha riaperto le indagini, e non è cosa frequente, lo ha fatto perché ha ricevuto altri atti. E chi ha accesso agli atti?»
Chi?
«Chi se non il mio più grande nemico?»
Chi è il suo grande nemico?
«Ma quello che ho querelato! Muraro. Con lui ci troveremo in tribunale. E anche Masullo dovrebbe portarlo davanti al giudice, a testimoniare. Sottolineo che invece io non sono mai stato coinvolto in questa indagine: nella fase precedente avevo chiesto di essere sentito, nessuno mi ha mai chiamato. Ieri La tribuna ha scritto “bufera” su di me e sulla mia segreteria... ma quale bufera! La mia segreteria funziona benissimo».
Eccezione fatta per il caso Masullo.
«Masullo non è della mia segreteria, è una dipendente. E non è stata assunta dalla Trentin, come avete scritto, ma da Speranzon che è della Lega. La tribuna ha anche parlato di “clan”: il mio non è un clan, è un gruppo. Che non è mai stato sfiorato da niente. E comunque la mia segreteria me la scelgo io. Tra i più stretti collaboratori ho l’ex assessore provinciale De Mitri, mentre la sua fidanzata Giada Presente ha lavorato qualche tempo per me. Come tanti altri giovani».
Però Giada Presente è figlia di Antonella Masullo...
«E allora? Nessuno di loro è parente mio. E io non trovo certo le fidanzate ai miei collaboratori. Io le persone le scelgo perché le conosco. La Lega ha i suoi amici leghisti, io ho i miei. Non devo mica fare il concorso... quando vado via io, vanno via anche loro».
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