L’economo: «I conti li faremo a fine anno Ma il problema è reale»

L’economo delle Diocesi, don Adriano Fardin, sceglie la strada della prudenza. « Ritento prematuro fare cifre e stime adesso, meglio attendere la fine dell’anno», dice il sacerdote, che è anche parroco della chiesa di san Vigilio a Dosson di Casier.
Ma nemmeno lui nasconde che la questine è destinata ad entrare nell’agenda diocesana: «Il problema è reale, certamente si presenterà e andrà affrontato, ma credo bisogna attendere ancora i mesi autunnali, per avere un quadro più attendibile». Il riferimento è forse legato all’evoluzione delle funzioni in questo anno dominato dal Covid: dalla chiusura totale con l’abolizione di cerimonie nuziali, funerali e battesimi alla riapertura graduale con capienza contingentata, ma anche all’opzione delle messe esterne, sfruttando gli spazi per il distanziamento. Nell’arco di pochi mesi la Chiesa è tornata a vivere, seppur non appieno, i suoi riti.
Infine una curiosità: Dosson è una delle poche parrocchie della Diocesi che quest’anno terrà comunque la sagra, per quanto in versione ridotta per le rigorose norme di sicurezza che applicano alla lettera le direttive nazionali e regionali sull’emergenza Covid 19.
Dopo la prima mannaia su tutte le manifestazioni collettive, le nuove norma avevano fatto intravedere spiragli, ma l’evoluzione delle ultime settimane sta portando a ripensamenti anche quei comitati parrocchiali promotori che volevano mantenere le sagre, per quanto ridotte, come testimonianza delle comunità parrocchiali e della voglia di ritrovarsi anche nei tempi del distanziamento. Da pochi giorni è saltata ad esempio anche la sagra di Cusignana. —
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