Le videocamere violano la privacy: multato

L’imprenditore Battistuzzi: «Volevo controllare i ladri, lo chiedevano anche i dipendenti»

CONEGLIANO. Ha installato tre telecamere sul piazzale della ditta, più una quarta all’ingresso degli uffici, contro i ladri e i vandali. Ma è stato multato (407 euro e 55 centesimi) dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Treviso, perché c’era bisogno di un accordo sindacale per installare gli occhi elettronici, che rischierebbero di minacciare la privacy dei dipendenti. Peccato che Adriano Battistuzzi, titolare dell’omonima azienda di trasporti di Scomigo, non avesse alcuna intenzione di controllare i suoi lavoratori (che peraltro esercitano la professione “on the road”), ma volesse solo difendere loro e la sua azienda. Una storia di paradossi, che non aiuta chi, come Battistuzzi, da anni fa impresa in Italia, e ora inizia ad avere qualche tentazione: «Qui si sopravvive, in Austria si lavora. Se trovassi una soluzione per andare fuori da questo Paese, la prenderei in considerazione». La Autoservizi Battistuzzi Snc è una realtà storica di Conegliano e non solo: ha sede in via Martiri delle Foibe, e i suoi mezzi si vedono sulle strade di tutta Europa. Integra al settore turistico quello scolastico, il trasporto di persone disabili e il noleggio con conducente di auto per eventi speciali quali matrimoni o congressi. Negli ultimi anni, ha dovuto sopportare anche qualche intrusione poco gradita: «Alcuni zingari si lavavano con i nostri idranti, dentro il nostro piazzale» ricorda il titolare. «Una notte, un nostro autista ha scoperto all’interno della nostra proprietà un camion su cui i ladri stavano caricando materiale di scarto prelevato da un’azienda attigua». Per questo, Adriano Battistuzzi ha pensato di difendersi: «Ho installato tre telecamere sul piazzale, più una all’ingresso degli uffici, per scongiurare nuove intrusioni. Non sono nascoste, i dipendenti sanno che ci sono (anzi, le hanno chieste pure loro), e c’è la cartellonistica che le segnala. Gli autisti ora si sentono più protetti, ma il paradosso è che non potevo installarle senza un accordo sindacale. E, paradosso nel paradosso, nella mia azienda l’unico iscritto al sindacato…sono io». Lui ha già pagato la multa, senza fare ricorso e senza polemizzare. Ora quelle telecamere giacciono inutilizzate: per attivarle, Battistuzzi dovrà scalare una montagna di carte, permessi, burocrazia. Quando poi pensa a com’è lavorare in Austria (dove ha alcuni mezzi che collegano Vienna ad altre capitali europee), è normale purtroppo che qualche tentazione gli venga.

Andrea De Polo

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