Le suore lasciano Onè dopo 150 anni

Poche vocazioni: a settembre chiude la comunità di via Roma, domenica la festa d’addio
DeMarchi Onè Di Fonte Casa di Spiritualità "Cristo Redentore" suore di Maria bambina
DeMarchi Onè Di Fonte Casa di Spiritualità "Cristo Redentore" suore di Maria bambina

FONTE. Carenza di vocazioni: traslocano le suore di Maria Bambina. Dal prossimo settembre la comunità di religiose lascia per sempre la casa di via Roma e via San Nicolò. Sarà un addio doloro per i tantissimi fedeli che in questi anni sono stati vicini al gruppo di suore. Domenica per salutare le 15 sorelle che da settembre si trasferiranno in altre case è stata organizzata una festa speciale. Si inizia con una messa che sarà celebrata nella mattinata da don Daniele Michieli nella chiesa di Onè. Durante la celebrazione verrà ringraziata suor Bartolomea Casonato che per oltre 60 anni è rimasta nella comunità di religiose di via Roma. Per molti anni ha seguito centinaia di bambini dell’asilo. Alle giovani ha insegnato l’arte del ricamo ed è impegnata sul delicato fronte delle adozioni a distanza che da anni gestisce. Inoltre porta avanti una raccolta di abiti usati per le famiglie più bisognose. Insomma, dopo quella dei padri Oblati tre anni fa, questa è l’ennesima perdita per la parrocchia. Da oltre un secolo e mezzo quella delle suore è stata una presenza fissa in paese. Durante la prima guerra mondiale la casa dove oggi alloggiano era diventata un piccolo ospedale infermeria. Qui molte suore hanno imparato a curare i malati, i feriti e a prendersi cura degli orfani. Nel 1972 è stato chiuso il noviziato, già all’epoca la carenza di vocazione si faceva sentire. «Adesso dobbiamo occuparci delle suore più anziane», spiega la madre superiore, suor Paola, «la nostra missione forse qui è terminata, ora inizieremo un’altra in posti nuovi. Qualcuno ha ancora bisogno di noi». Così la casa delle religiose dalle prossime settimane inizierà lentamente a svuotarsi. «Una comunità che chiude», dicono i fedeli, «è come una luce di una candela che si affievolisce. Le ringraziamo per tutto quello che hanno fatto in questi anni per noi»

Vera Manolli

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