Le sexy memorie di Lea Di Leo: ecco i miei uomini

La pornostar di Castelfranco al centro del processo che si è aperto a Marsala. Sotto accusa l’editore che avrebbe chiesto soldi per far sparire nomi importanti

«L’ho conosciuta in discoteca quando avevo 21 anni. Sono cose che quando ci è ragazzi si fanno. Mo spiace solo essere continuamente accostato a questa vicenda». Walter Bressan, trentenne ex calciatore del Treviso e oggi in forza al Varese, commenta così le memorie hard di Lea Di Leo, pornostar di Castelfranco.

La donna e il suo libro di confessioni, scritto ma mai pubblicato, sono al centro del processo che si è aperto martedì a Marsala. In tribunale si vuole andare a fondo dei ricatti che hanno bloccato l’uscita del libro. L’editore, siciliano, infatti dopo aver letto il libro di Lea di Lea, avrebbe ben pensato, invece di pubblicarlo, di ricattare i partner notturni della pornostar. Una lista che attinge allo sport, allo spettacolo, e alla politica. Addirittura alla chiesa, «come cliente ho avuto anche un vescovo, aveva un grosso crocifisso al collo», ha raccontato Lea Di Leo al giudice Roberto Riggio. Molte delle notti di sesso raccontate nel libro sarebbero avvenute a Treviso.

Tra i coinvolti, stando a quanto raccontato dalla pornostar, due sportivi molto noti, Dennis Dallan, rugbysta e ormai personaggio pubblico dopo la partecipazione all’Isola dei Famosi, e Walter Bressan, calciatore che ha militato nel Treviso e in molte squadre di serie B. «Dallan l’avevo conosciuto fuori da un bar in centro città», ha raccontato la Di Leo, «Ci siamo scambiati i numeri di telefono, e dopo qualche giorno mi ha telefonato. Sono andato a casa sua, abitava con altri amici». Allo stesso periodo risale anche l’incontro con Bressan, «lui invece l’avevo conosciuto all’Havana, in fonderia, credo fosse il 2006».

Ma nella vicenda sono coinvolti altri calciatori che militavano nel Treviso alcuni anni fa da Borriello a Reginaldo, «ma Reginaldo non so sinceramente perchè sia stato coinvolto. Non ci ho fatto niente», puntualizza la Di Leo. Dallan dal canto suo smentisce di aver trascorso notti bollenti con la pornostar: «Io questa ragazza l’ho conosciuta molti anni fa, quando ancora non si faceva chiamare Lea Di Leo, ma lì è finito tutto. Se non fosse stato per l’Isola dei Famosi io non sarei mai stato ricattato. Quando sono diventato un personaggio pubblico hanno deciso di provare ad estorcermi dei soldi. Non ricordo di preciso quanto mi hanno chiesto, ma le cifre pubblicate in questi giorni sono credibili».

Si parla di richieste attorno ai 30 mila euro, per togliere il nome dal libro della di Leo. «I ricatti sono stati fatti a mia insaputa», chiarisce la pornostar. Che non lesina però un giudizio sui partner, «i calciatori sono i migliori, forse perché si allenano molto anche a letto. Meglio dei rugbysti».

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