Le piastrine militari del reduce di Russia scoperte durante il restauro di una casa

Susegana. Gli oggetti appartenevano a un sergente maggiore che, durante la ritirata, portò con sé anche una tromba  

IL RITROVAMENTO

Due piastrine militari dell’esercito italiano appartenute al sergente maggiore Guido Ceccotti sono state donate da un cittadino di Collalto al locale Gruppo Alpini in occasione del cinquantesimo di fondazione. I preziosi cimeli, appartenuti al reduce della campagna di Russia, erano custoditi in una vecchia casa del borgo medievale di Collalto in fase di ristrutturazione e sono venuti alla luce durante i lavori. Il titolare della casa in restauro ha pensato di fare dono delle due piastrine agli alpini di Collalto proprio il giorno della festa per il mezzo secolo di fondazione del Gruppo.

CHI ERA CECCOTTI

Guido Ceccotti era un sottufficiale inviato a combattere in Russia, uno degli 11 mila alpini, su 57mila mandati nella steppa russa, che ce l’hanno fatta a tornare a casa e che, nel 1969, è stato tra i soci fondatori del Gruppo Alpini Collalto guidato da Giovanni Bernardi. Oltre ai codici di identificazione del regio esercito italiano e l’anno di nascita 1914, sulle piastrine di Guido Ceccotti si leggono il nome e cognome dell’alpino, il nome del padre Giovanni e quello della madre Angelina Burello, infine le diciture Susegana e Treviso. Le piastrine rinvenute in questui giorni a Collalto non sono l’unico reperto storico appartenuto a Guido Ceccotti entrato a far parte del patrimonio storico del Gruppo Alpini di Collalto. Ceccotti, infatti, dalla ritirata di Russia aveva portato a casa una tromba abbandonata sul campo di battaglia per la morte del trombettiere.

LA TROMBA “GIROULT”

La tromba è una “Giroult” senza tasti, fabbricata a Parigi, in dotazione all’esercito francese durante la Grande Guerra. Lo strumento fu preda di guerra durante la campagna occidentale della Seconda Guerra Mondiale e “riciclato” nel regio esercito italiano. La tromba venne assegnata al trombettiere alpino Gino Dotta, nato a Refrontolo il 6 luglio 1914, orfano di Innocente, caduto nella Grande Guerra. Gino Dotta venne prima inviato sul Fronte Greco-Albanese e successivamente in Russia, dove cadde il 21 dicembre 1942 in una delle cruente battaglie dell’operazione Saturno con cui l’Armata Rossa iniziò la controffensiva che portò alla dolorosa ritirata dell’esercito italiano. La tromba venne rinvenuta, abbandonata sulla neve e recuperata dal sergente maggiore Guido Ceccotti, che la conservò nella sua bisaccia e la riportò a Collalto. Ammaccata, malfunzionante, la tromba venne conservata a lungo come un triste ricordo della guerra dal sergente Ceccotti, finché venne restaurata dal capogruppo Valerio Collet per diventare patrimonio del Gruppo Alpini di Collalto, che in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione l’hanno fatta suonare al maestro Ugo Granzotto, veterano della Fanfara Alpina di Conegliano. Ugo Granzotto ha suonato l’adunata, il rancio e la ritirata e ha poi chiesto di suonare anche il silenzio dedicato alla memoria del trombettiere alpino Gino Dotta e di tutti i soldati caduti in guerra. —

Antonio Menegon

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso