Le minacce dopo l’acquisto, truffa a processo per rapina a Quinto

Il meccanismo era stato svelato in un servizio delle Iene. Abramo Hudorovich: «Ho fatto solamente da mediatore»

QUINTO. Era già finito al centro di un servizio della trasmissione “Le Iene” su acquisti truffa e compravendite on-line. “La truffa impunibile” era stata soprannominata dalla trasmissione, che al caso aveva dedicato un lungo servizio di Giulio Golia che era arrivato con le telecamere di Italia 1 nella Marca. E infatti era rimasta sostanzialmente impunita. In passato erano già finiti a processo Adriano Hudorovich, capofamiglia dei nomadi che vivono nel campo in via Castellana, Ercole, Abramo e Manolo. Dei quattro, tutti difesi dall’avvocato Andrea Zambon, era stato condannato a otto mesi Ercole Hudorovich. Ieri invece, per un fatto molto simile, era a processo, questa volta con l’accusa di rapina, Abramo Hudorovich, che ha detto in aula di aver solamente fatto l’intermediario e di non aver minacciato nessuno.

Il meccanismo

Si tratta, di fatto, della stessa identica procedura denunciata dal servizio tivù e ancor prima da varie segnalazioni. Un acquirente risponde all'annuncio di vendita on line invitando il venditore a presentarsi con la merce (spesso davanti al Bhr). Da lì, attraverso varie scuse, il venditore viene indirizzato nella casa di via Castellana dove all'abitazione fanno da cornice prefabbricati e roulotte dei vari nuclei rom che vi risiedono. Lì inizia la scena. Annunciando di voler valutare il funzionamento del telefonino, il valore dei gioielli o, in genere, la “validità” della merce, gli acquirenti la fanno consegnare a una terza persona che se ne va lasciando il venditore lì con gli acquirenti poi, dopo varie telefonate e confusione generale, viene assicurato che la merce verrà pagata «poi» oppure - nel peggiore dei casi - il venditore si trova da solo e circondato da persone che lo “invitano ad andarsene”. Risultato? Addio vendita, e addio oggetto. In passato la questura è riuscita a mettere in relazione tre diverse denunce in un unico atto d'accusa anche del video delle Iene e già salito agli onori delle cronache. «Attenzione ad ogni acquisto on line», ha sempre ribadito la questura.

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