Le Fonderie del Montello risorte Nasce il «polo» leader della ghisa

 Nuova vita per Fonderie del Montello. Con l'acquisto definitivo da parte delle Fonderie vicentine Corrà, perfezionato in questi giorni, è stato creato un dei maggiori poli di fusione della ghisa in Italia, consentendo alla storica ditta trevigiana di rimanere sul mercato assicurando l'occupazione a 130 dipendenti, che vanno ad aggiungersi agli oltre 240 dello stabilimento di Thiene. Dopo averne acquisito il ramo d'azienda dal fallimento, la Fonderia Corrà - specializzata nella lavorazione di ghisa grigia e sferoidale - si è quindi aggiudicata le Fonderie del Montello di Montebelluna, fallita lo scorso anno e andata all'asta nelle scorse settimane. Una strategia che ha portato il Gruppo Corrà a diventare una delle realtà più importanti in Italia nel settore delle fusioni di ghisa per la produzione di getti complessi e quindi un attore a livello europeo.  La clientela del Gruppo è rappresentata infatti da aziende italiane ed europee leader nei settori delle macchine agricole e del movimento terra, delle macchine da costruzione e dei veicoli industriali. Tra i due stabilimenti, il fatturato raggiunge ora i 54 milioni, con un incremento di oltre il 35% previsto per il 2011. «La scelta da parte della Fonderia Corrà di acquisire Fonderie del Montello risponde a una precisa strategia aziendale e alla volontà di essere ancora più aggressivi nel nuovo contesto competitivo - osserva Massimo Corrà, presidente del Gruppo - Con questa acquisizione si crea una forte integrazione tra il know how tecnico-metallurgico dei due stabilimenti, tra loro assolutamente complementari. E lo stabilimento trevigiano ha un processo di produzione della ghisa sferoidale che ha pochi altri esempi in Europa». (e.l.t.)

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