L'azienda di maglioni mette (quasi) tutti in cassa integrazione

TREVISO. Stefanel mette tutti in cassa integrazione in attesa che si chiarisca la vicenda relativa al concordato. Una doccia fredda, gelata, sulla testa degli occupati di quello che fu il miracolo dei filati di Ponte di Piave.
La comunicazione è arrivata in serata. I sindacati, che assistono i lavoratori del celebre marchio di maglioni della Marca, hanno ricevuto oggi una comunicazione formale con cui l'azienda informa della volontà di dichiarare 244 in cig su una base occupazionale di 253 addetti. Il provvedimento - riferiscono fonti sindacali - riguarda oltre ai circa 60 dipendenti della sede centrale, anche il personale dei negozi della rete italiana del gruppo.
Nei prossimi giorni i sindacati dovranno incontrare i vertici dell'azienda per la formalizzazione dello stato di crisi, condizione necessaria per accedere alla Cassa integrazione straordinaria. Pochi giorni fa Stefanel era stata ammessa dal Tribunale di Treviso ad un concordato in bianco per la durata di 120 giorni. Ieri, a Milano, l'assemblea dei soci aveva preso atto delle perdite nei primi nove mesi del 2018, pari a quasi 21 milioni.
Secondo fonti aziendali l'intenzione di Stefanel è quella di mettere in cig tutti i dipendenti per far ruotare la cassa integrazione, gli esuberi quindi non riguardano tutti i dipendenti impiegati. Infatti i negozi non verranno chiusi. Mediamente in situazioni simili a questa la cig viene trasformata poi in un monte esuberi che può andare dal 30 al 50% degli occupati per cui è prevista la cassa integrazione.
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