L’auto secondo Texa viaggia in rete occhiali per ripararla

L’azienda di Monastier ottiene due premi alla prestigiosa Automechanika Innovation Award a Francoforte
Di Serena Gasparoni

MONASTIER. Occhiali per la realtà aumentata e un sistema per connettere l'auto alla rete, in modo tale da poter realizzare una miriade di funzioni personalizzate. Non parliamo delle fantasie di uno scienziato pazzo, ma degli ultimi ritrovati tutti trevigiani che riconfermano (se mai ce ne fosse ancora bisogno) Texa spa di Monastier leader assoluto mondiale nel frastagliato panorama della progettazione, industrializzazione e costruzione di strumenti diagnostici multimarca.

L'affermazione dell'azienda di Bruno Vianello oggi appare evidente: infatti si è appena aggiudicata Automechanika Innovation Award 2014, il riconoscimento conferito da una giuria di otto esperti durante la più importante kermesse mondiale dell’industria automotive (con 4.631 espositori provenienti da 71 paesi), che si svolge ogni due anni a Francoforte.

Texa Spa si è imposta in due differenti categorie con due prodotti risultati vincitori: gli occhiali a realtà aumentata e la telediagnosi.

Due soluzioni che sembrano provenire direttamente dal futuro ma che Texa ha non solo reso possibili ma anche immediatamente applicabili. Per la categoria “Riparazione- diagnosi”, Texa riuscita ad imporsi con gli occhiali per la realtà aumentata, realizzati in collaborazione con Epson Italia. Una sorta di “Google Glass” del settore meccanico che, però, permettono di agevolare notevolmente il lavoro di officina. Un problema infatti che il meccanico si trova spesso ad affrontare è la necessità di lavorare sul veicolo, alternando continuamente lo sguardo dalle proprie mani al computer che effettua la diagnosi. Una vera e propria seccatura, che si consuma in spazi angusti, ma che quest'ultimo ritrovato tecnologico consente di superare. Grazie ai nuovi occhiali presentati dalla Texa, infatti, i meccanici potranno lavorare sui componenti della vettura senza distogliere lo sguardo verso lo strumento di diagnosi, essendo tutti i dati proiettati negli occhiali stessi, i quali oltretutto rispondono a comandi vocali.

Lo strumento riduce inoltre tutte le operazioni pericolose, perché ogni punto critico è evidenziato da segnali che appaiono in sovraimpressione al meccanico. 

«La nostra azienda», ha commentato Bruno Vianello, fondatore e presidente di Texa, «fin da quando è nata, nel 1992, ha puntato sull’innovazione più spinta. Innovazione però, ci tengo a sottolineare, mai disgiunta dalla qualità costruttiva: non a caso abbiamo le più severe certificazioni del settore».

Ma l'azienda di Monastier è riuscita ad imporsi anche in un'altra importante categoria, quella di “Elettronica e sistemi”, in questo caso con l’altrettanto rivoluzionario Tmd Mk3, un prodotto multimarca di telemobilità unico al mondo, che permette all’auto di connettersi alla rete, consentendo numerose funzioni personalizzate.

Tra gli sviluppi resi possibili dalla tecnologia il car pooling ad esempio, il car sharing, il riconoscimento driver e molti altri, fra i quali il telecontrollo dello stato di salute del mezzo e dei suoi componenti.

«Delle oltre 450 persone in azienda, circa 150 si dedicano a ricerca e sviluppo, con un investimento di oltre il dieci per cento del fatturato», conclude Vianello.

«Un riconoscimento così prestigioso, oltretutto ottenuto nel Paese dove risiedono i nostri maggiori competitors e da parte di una giuria di altissimo spessore, ci riempie di orgoglio ed è sprone per continuare su questa strada».

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