L’asta inattesa: 13 pertiche da lap dance. Sul mercato tutto lo storico Mille Lire

TREVISO. Chissà, potrebbero essere un particolare complemento d’arredo, o magari un gioco da sfoderare alla fine di una cena tra amici e amiche. Perfino uno strumento di allenamento. Oppure, perchè no, potrebbero essere rimesse in attività per solleticare i sensi di amanti stanchi e un po’ annoiati. A patto, ovvio, di saperle usare a dovere evitando scivoloni che trasformerebbero una danza ammaliante in una tragicomica figuraccia.
Fatto sta che sono lì per chi se le vuole portare a casa: 13 luccicanti pertiche da lap dance usate e stra-usate dalle ballerine nelle notti dello storico Mille Lire. Sono finite all’asta anche loro, infilate (metaforicamente ovvio) nella lunga lista degli oggetti messi sul mercato dalla procedura esecutiva avviata per ripianare i conti del notissimo locale notturno trevigiano. Ci sono le pertiche di acciaio come i divanetti di similpelle, le scale di metallo da cui si vedevano salire e scendere le ballerine e i tavolini dove si consumava da bere guardando il palco; ci sono specchi e specchietti dei privè e dei corridoi, sgabelli di varia misura e uso, e perfino (sai mai possano servire a qualcuno) i nove timer che segnavano il conto alla rovescia dei minuti di privatissimo piacere che qualcuno si concedeva a caro prezzo con le ragazze nel “camerini”, lontano da occhi indiscreti.
E per qualche amante disperato che ha perso il suo locale di riferimento, ci sono anche 233 bottiglie di alcolici, casse di vodka e prosecco non bevute... Sai mai se serva dimenticare.
C’è sulla piazza tutto il vecchio e storico Mille Lire con tanto di palla di specchietti anni Ottanta, faretti, macchine del fumo, casse, sfondi, luci, consolle, bancone di accoglienza e armadietti di quelle dipendenti ed ex che in tempi recenti hanno destato l’attenzione e la tutela anche della ex segretaria Cgil Susanna Camusso, colpita dalla vertenza delle ballerine rimaste senza lavoro. E c’è pure l’ufficio (con tanto di pc e tritadocumenti), ma di certo meno interessante dei cimeli del locale che ha messo pepe nelle notti di tanti trevigiani, e parecchi futuri mariti spinti dentro da comitive di festanti addii al celibato.
Per chi abbia ancora voglia di respirare l’aria di quel locale le offerte son libere, si parte da 21 mila euro per tutto l’ingombrante pacchetto di ricordi. Se non andrà venduto, non è detto che col tempo non si decida di vendere anche al pezzo facilitando chi, su una pertica da lap dance in camera o in salotto, ci farebbe pure un pensierino... In fin dei conti erano e sono oggetti di culto. —
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