La rivolta dei corrieri a Treviso: «Carichi di lavoro folli»

A Villorba la protesta dei dipendenti della Bartolini. Ieri si erano fermati alcuni corrieri della Gls Ponzano

Oggi, 13 giugno, praticamente tutti gli autisti della Filiale Brt di Villorba si sono fermati in sciopero. Ieri avevano scioperato i loro colleghi di Gls di Ponzano, sempre per gli stessi motivi: ritmi di lavoro serratissimi, richieste sempre più pressanti e mancani riconoscimenti. E’ l’effetto della concorrenza di settore, dove il colosso Amazon, tra padroncini e dipendenti, è entrato a gamba tesa alzando esponenzialmente l’asticella della concorrenza.

 I lavoratori della Brt di Villorba, che sono in appalto alla Società Madilo srl, manifestano una grandissima insoddisfazione per le modalità in cui vengono fatti lavorare: carichi di lavoro pesantissimi, ritardi continui, orari insostenibili e totale assenza di risposte da parte aziendale.

In Brt a Villorba, in tanti anni, non c’è mai stata nessuna alcuna agitazione sindacale ed i lavoratori hanno sempre cercato di risolvere le situazioni pacificamente. «Quello di oggi è il primo sciopero della storia di quel magazzino perché ormai si è diffusa la consapevolezza che “stando buoni” la situazione peggiora continuamente» incalza il sindacato Adl Cobas, che ha guidato la protesta, «E ripetiamo, prima della pur importante parte economica, esiste il rispetto per le persone, per la loro vita, per le regole che dovrebbero presiedere al rapporto di lavoro, dal codice della strada al divieto per gli autisti di fare i facchini».

Chiara la denuncia del settore: il lavoro degli autisti negli ultimi anni diventa sempre più pesante, più stressante e più pericoloso. «E con tutto questo in quella filiale non esiste nemmeno un premio di risultato» sottolinea il sindacato. «Ad un certo punto, quando si tira troppo la corda, la corda si spezza»

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