L’artigianato cresce ma mancano i giovani: il rapporto su Asolo e Montebelluna

Aumentano imprese e assunzioni però alcune figure sono introvabili: «Ci contendiamo i diplomati dei centri professionali»

MONTEBELLUNA. Gode di buona salute il mondo artigiano del Montebellunese e dell’Asolano. Se non fosse per un dettaglio: non si trovano nuove maestranze.

I numeri. Secondo i dati della Confartigianato Asolo Montebelluna a inizio 2018 ci sono stati 51 nuovi avvii di attività a fronte di 35 cessazioni, quindi con un saldo positivo di 16 aziende artigiane in più. Numeri in controtendenza con l’andamento provinciale dove c’è stato invece un saldo negativo di 142 imprese. Tornando al Montebellunese-Asolano il numero aziende totale è di 2.650, di cui artigiane 1.718. «Dai dati emerge che il primo settore in crescita è sicuramente legato al terziario – spiega il presidente Fausto Bosa – in particolare attività con professionisti nel campo della comunicazione. Il regime di vantaggio fiscale dei minimi, che prevede fino a 30.000 euro di fatturato, può aver favorito principalmente nel settore dell’edilizia il fenomeno di personale che si è quindi dotato di partita Iva, anziché esser assunto come dipendente».

Le assunzioni. Positivi anche i dati sulle assunzioni nel mandamento: nel 2018 sono state 1.468 a fronte di 1.303 cessazioni, quindi 165 lavoratori in più. «Dal 2015 – prosegue Fausto Bosa – si è avviato un trend positivo di prevalenza delle assunzioni grazie, in quell’anno, agli interventi agevolativi di decontribuzione da parte del Governo, tendenza poi consolidata anche negli anni successivi». I contratti attivati sono stati per il 40% di apprendistato, 40% a tempo determinato (di questi il 50% viene trasformato a tempo indeterminato alla scadenza), 20% a tempo indeterminato.

Mancano giovani. 9Il rovescio della medaglia è data dalla difficoltà di trovare nuove maestranze. Confartigianato Asolo Montebelluna ha sviluppato un servizio di “bacheca azienda” per diffondere le ricerche di personale da parte dei propri associati: sono state 97 le richieste di personale, un po’ in tutti i settori, a cominciare dal calzaturiero, dove si cercano orlatrici, introvabili ormai.

L’immagine. «C’è una idea errata del lavoro artigianale – spiega il vicepresidente di Confartigianato Asolo Montebelluna, Alessandro Zanini, alla guida di una fucina artistica esistente dal 1655 – tanto che faremo dei corsi proprio per far capire le potenzialità del lavoro artigianale. Le aziende artigianali si disputano i diplomati dei centri di formazione professionale». «Purtroppo i tagli decisi dal Governo all’alternanza scuola-lavoro – aggiunge il presidente Bosa – vanno in direzione contraria a quanto abbiamo sempre auspicato». E quest’anno la Confartigianato si è impegnata anche sul fronte solidarietà: il pacco dono ai suoi 120 dipendenti era costituito da prodotti del Bellunese. 
 

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