L'analisi del voto a Treviso: la Lega espugna le roccaforti Pd, Preganziol fa da argine

TREVISO. Elezioni amministrative nella Marca, Lega schiacciasassi. Carroccio e centrodestra strappano molti Comuni importanti al centrosinistra: Vittorio Veneto, Casier, Carbonera, Caerano, Maserada, Loria, Ponzano e Revine. A tener botta all’onda verde poche realtà del centrosinistra come Asolo, Monastier, Pieve di Soligo, ma soprattutto Preganziol con la riconferma di Paolo Galeano, che evita il ballottaggio con la Lega. Poche altre realtà di centrosinistra hanno tenuto: Roncade, Zero Branco.
Dai Comuni della Lega al voto tutte conferme, con poche eccezioni: Meduna, dove c’è l’exploit dell’avversario Arnaldo Pitton, già big leghista, Chiarano, commissariata, il ko a Farra di Soligo.
Ma la Lega ha tracimato prendendosi Comuni prima in mano a civiche di centrodestra e municipi guidati da civiche “pure”, da Refrontolo a Vazzola. Una grande vittoria elettorale frutto anche di alleanze trasversali, ma a trazione padana nella figura del candidato primo cittadino. Ma l’effetto Salvini, soprattutto l’effetto Zaia, si è sentito. Eccome. A parte in quei Comuni “bipolari”, dove Lega e alleati hanno raccolto il 60-70% alle europee ma hanno perso alle comunali. Cambiando la scheda, è cambiato l’orientamento dei cittadini. Tu chiamalo, se vuoi, voto disgiunto.
Le grandi sfide. Erano 56 i Comuni trevigiani al voto domenica, di cui 4 con più di 15 mila abitanti: il ballottaggio ci sarà solo a Mogliano. A Vittorio Veneto – sindaco uscente del Pd, ma non ricandidato: Roberto Tonon – ha vinto Antonio Miatto per Lega e centrodestra; a Paese ha trionfato la leghista Katia Uberti; a Preganziol ha vinto al primo turno il sindaco uscente del centrosinistra, Paolo Galeano.
L’unico ballottaggio. A Mogliano lotta al cardiopalma tra sindaco uscente, e ricandidato, Carola Arena (Pd) e il leghista Davide Bortolato, cui alla fine è mancato il quorum per una manciata di voti: il 9 giugno sarà ballottaggio.
Centrosinistra smagrito. Erano 19 le amministrazioni uscenti del centrosinistra: da ieri 11 non lo sono più. Asolo è stata mantenuta, come Monastier, Roncade e Zero Branco. Caerano passa invece alla Lega, come pure Carbonera, Casier: vince Carretto per Lega e alleati; e ancora Cavaso passa alla Lega come Fregona, con Chies. Anche Loria passa al Carroccio con Simone Baggio, il centrosinistra perde anche Maserada. Pieve di Soligo resta al centrosinistra, Ponzano torna invece in mano alla Lega. A Povegliano nulla cambia con la ricandidatura in solitaria di Manzan, centrosinistra, ma stavolta anche con l’appoggio della Lega. A Revine Lago il candidato leghista Magagnin ha battuto l’ex assessore Bottega. Il centrosinistra perde anche San Zenone a favore della civica di Marin.
La Lega rilancia. I Comuni in mano a un sindaco leghista uscente (appoggiato dal centrodestra) erano 17: Paese resta in mano alla Lega con Katia Uberti, conferma a Cimadolmo, a Codognè diventa sindaco Lisa Tommasella, moglie del sindaco uscente Roberto Bet; a Cornuda riconfermato Sartor, Chiarano invece non supera il 50% dei voti e viene commissariato. A Crocetta confermata Marianella Tormena. La Lega perde invece la roccaforte di Farra. Fonte, Gorgo e Maser restano leghiste. Ma c’è il “caso” Meduna: patria della parlamentare leghista Marica Fantuz, passa ad Arnaldo Pitton, ex leghista defenestrato per essere stato tosiano, ma molto amato in paese. Miane, Morgano, Pederobba restano alla Lega, Come pure Quinto (Dal Zilio ha lasciato ma governato bene, si pensi alla battaglia sull’aeroporto) e San Vendemiano, Comune questo in cui il Carroccio vince con Guido Dussin, per la quarta volta sindaco. Anche Sernaglia non cambia casacca.
Marcia trionfale. I Comuni con il sindaco di centrodestra (appoggio Lega) erano 12: Altivole non cambia colore ma vira sul verde con Chiara Busnardo, Cison dopo la Pin sceglie la de Soller (centrodestra, ex assessore), Follina ridà fiducia a Collet; la coalizione Lega-centrodestra vince a Gaiarine con Zanchetta. Altra conferma a Mansue, mentre Ormelle si configura più verde rieleggendo l’ex sindaco Manente. Passano alla Lega Orsago, Salgareda e San Fior. A San Polo vince una civica di centrodestra, mentre Sarmede e Valdobbiadene si confermano civiche trasversali. Erano 5 invece le amministrazioni uscenti guidate da civiche “pure”: San Pietro di Feletto si riconferma tale, con la Rizzo assessore uscente della giunta Dalto. Idem per Colle Umberto, Riese e Giavera. Refrontolo e Vazzola invece passano alla Lega. A Ponte, commissariato, gli abitanti hanno scelto la continuità confermando l’ex sindaco Paola Roma, con la sua amministrazione Lega-civica. C’era infine il primo voto di Pieve del Grappa: eletta Rampin, civica di centrosinistra.
Il fattore Asco. Da Re e la Lega ne avevano fatto una questione personale: volevano conquistare Pieve di Soligo, Cison e Follina per vendicare lo scontro in Ascoholding. Non ci sono riusciti. Così come hanno rivinto due ribelli a Riese e Giavera. E ancora, sono caduti tre Comuni di centrosinistra alleati della Lega (Cavaso, Maserada, Revine). La Lega ha perduto anche tre soci della maggioranza interna: Farra, San Polo e Meduna.
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