L’allarme di Confartigianato, edilizia in crisi a rischio le imprese

L'edilizia in difficoltà: tra scadenze amministrative, nuove normative e difficoltà economiche, il comparto si trova ad affrontare un periodo complesso, ecco cosa sta succedendo

E.c.
Un cantiere edile
Un cantiere edile

Il settore dell'edilizia è in difficoltà, tra nuove normative, crisi del credito e carenza di manodopera. Gianmaria Modolo, presidente del gruppo Costruzioni di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, evidenzia come la fine del Superbonus e l'introduzione del nuovo “pacchetto casa” e della "patente a punti" stiano complicando ulteriormente la vita alle imprese.

Le difficoltà sono accentuate dalla contrazione del credito: i prestiti alle costruzioni sono scesi del 14,3% rispetto al 2023 e del 33,7% rispetto al 2020. La carenza di personale è un altro problema: nel 2023, su una richiesta di 6.490 lavoratori, quasi la metà è stata difficile da reperire.

Inoltre, dal 2010, le imprese artigiane delle costruzioni sono diminuite del 18,2%, mentre l’occupazione nel settore è calata dell'1,1% nel 2023 rispetto all'anno precedente.

Modolo sottolinea la necessità di semplificare le procedure burocratiche per supportare le piccole imprese, spesso incapaci di affrontare la crescente complessità normativa.

«È un segnale che rivela», conclude Gianmaria Modolo, «come l’edilizia moderna richieda sempre più competenze e apparecchiature. Si sono anche moltiplicate le incombenze burocratiche per cui è indispensabile strutturarsi e fare rete. Ci stiamo battendo come Confartigianato per ottenere una semplificazione delle procedure perché molte piccole aziende, seppur di elevata qualità professionale, non sono in grado di farvi fronte».

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