L’aereo di Baracca torna a solcare i cieli

NERVESA. Centinaia di persone hanno assistito domenica a Nervesa ai voli degli aeri della Grande guerra ricostruiti da Giancarlo Zanardo e dai suoi volontari della fondazione Jonthan Collection. Un magnifico spettacolo per i presenti che hanno potuto vedere a terra ed in aria veicoli come il Fokker del Barone Rosso, Manfred von Richthofen, il maggior asso della Prima guerra mondiale, che vi colse 19 delle sue 80 vittorie e vi trovò la morte il 21 aprile 1918, il biplano Spad con i colori ed il simbolo di Francesco Baracca, l’asso degli assi italiano morto sul Montello proprio novantanove anni fa, oltre all’imponente bombardiere Caproni, che non è decollato, e ad altri veicolo di questa stupenda collezione.
Dalle 17 alle 19 si sono seguite cinque esibizioni di volo con il pubblico diviso tra chi ammirava estasiato e chi scattava foto o girava video per immortalare lo spettacolo. Tra i piloti anche lo stesso Zanardo, classe 1939, che in una rievocazione si è messo alla guida dell’aereo di Baracca attaccando una trincea austroungarica dove i difensori erano impersonati dai figuranti del gruppo i Caimani del Piave. Alla manifestazione hanno partecipato anche altri volontari del gruppo di figuranti, vestiti da soldati e ufficiali italiani di un secolo fa. Alle 20 e poi andato in scena, per chi ha acquistato il biglietto, lo spettacolo teatrale dialettale “Se no jera par l'acqua del Piave e par el raboso dee Grave...”.
Non è finita: domenica 18 giugno cinquanta aerei si daranno appuntamento a Nervesa in occasione dell’anniversario della Battaglia del Solstizio in cui cadde anche Francesco Baracca. Saranno eseguiti sorvoli aerei del suo sacello sul Montello.
Gino Zangrando
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