L’addio di Anna Vital alla città Donati alla casa di riposo 3 appartamenti e un giardino

Conegliano. La nipote di Marco Fanno, morta in marzo, ha voluto che i locali, intitolati alla famiglia, diventassero Rsa per anziani 
Agostini Conegliano Palazzina Via Caronelli 13
Agostini Conegliano Palazzina Via Caronelli 13

il lascito

Una parte dell’ex ghetto di Conegliano va in eredità a Casa Fenzi. La professoressa Anna Vital, 81 anni, appartenente a una delle storiche famiglie coneglianesi di origini ebraiche, ha donato tre appartamenti e un giardino di via Caronelli, il quartiere accanto al centro storico che era stato il fulcro della comunità ebraica. L’anziana, nipote dello storico Adolfo Vital e del professor Marco Fanno, era deceduta lo scorso 23 marzo. Nelle scorse settimane è stato aperto il testamento di fronte al notaio Alberto Sartorio. «Mi piacerebbe che i locali fossero intitolati alla famiglia Vital», ha espresso le sue volontà Anna Vital.

Già nel 2017, la professoressa aveva deciso di lasciare l’alloggio in cui viveva e gli altri appartamenti di cui era proprietaria in via Caronelli 13. Sul retro, in mezzo alle palazzine, c’è anche una suggestiva area verde, una rarità per il centro di Conegliano. All’epoca era stato il direttore Giovanni Sallemi ad assecondare la volontà della pensionata. Anna Vital desiderava che la sua casa potesse diventare una dimora per anziani autosufficienti.

Per un periodo, tra luglio e settembre 2018, fu ospite in Casa Fenzi.

Anna Vital è stata una donna forte e determinata, che ha sempre combattuto per le persone deboli. Lei, che per gli acciacchi dell’età aveva difficoltà a muoversi, si era fatta promotrice dell’eliminazione di barriere architettoniche in città. Due anni fa aveva perfino fatto causa al Comune perché era caduta in via Calvi, lamentando la pavimentazione sconnessa. «Conegliano non è fatta per gli anziani», diceva.

Non poteva sapere che il suo lascito sarebbe arrivato in uno dei momenti più difficili nella storia dei 150 anni di Casa Fenzi, a causa delle tante morti provocate dal Covid.

L’eredità è un segnale di speranza per la struttura, nata nel 1870 da un’elargizione testamentaria del nobile Francesco Fenzi. Il consiglio d’amministrazione presieduto da Gianni Zorzetto ha formalizzato l’accettazione dell’immobile e di dare seguito alle volontà della defunta. La famiglia Vital ha il ceppo originario di Trieste. A Conegliano è stata presente dalla metà ’800, quando Alessandro Vital sposò la coneglianese Bella Grassini. Tra i più illustri esponenti vi fu Adolfo Vital (1873-1944), scrittore e studioso della storia di Conegliano. Anna Vital era nipote anche di Marco Fanno, l’economista a cui è intitolato l’istituto tecnico di ragioneria. —

diego bortolotto

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