L’addio a Teo Sanson nella “sua” Scomigo

La maglietta di Di Natale lasciata sulla bara del “re” dei gelati deposta nella tomba di famiglia
Di Andrea De Polo
Preganziol (Treviso) 4/12/98: presentazione Mondiali Ciclismo Veneto 1999 da sx l'ex campione del mondo Moreno Argentin, Teofilo Sanson presidente dei Mondiali Ciclismo Veneto 1999, l'ex campione del mondo Francesco Moser e Remo Mosole amministratore delegato dei Mondiali Ciclismo Veneto 1999 (foto Marco Bruzzo/D-Day)
Preganziol (Treviso) 4/12/98: presentazione Mondiali Ciclismo Veneto 1999 da sx l'ex campione del mondo Moreno Argentin, Teofilo Sanson presidente dei Mondiali Ciclismo Veneto 1999, l'ex campione del mondo Francesco Moser e Remo Mosole amministratore delegato dei Mondiali Ciclismo Veneto 1999 (foto Marco Bruzzo/D-Day)

CONEGLIANO. Teofilo Sanson è tornato per sempre nella sua Scomigo. Lì dove iniziò il suo sogno imprenditoriale e sportivo, la comunità e gli amici d’infanzia hanno accompagnato il feretro alla sepoltura, nella cappella di famiglia, ieri pomeriggio. Un centinaio di persone ha sfidato la pioggia battente, per stringersi attorno ai famigliari, arrivati nel paese natale di Sanson alle 14.30, dopo i funerali celebrati in mattinata nella basilica di San Zeno, a Verona. Sulla bara dell’imprenditore, la maglietta di Totò Di Natale, numero 10 dell’Udinese, la società che dal 1976 al 1981, sotto la guida di Sanson, fece il grande salto dalla serie C alla A. Anche la società friulana, in queste ore, ha fatto sentire la propria vicinanza: «Se l'Udinese si trova dov'è ora e se è diventata questa società, lo deve a Sanson, come ha ricordato anche il patron Pozzo» ha commentato Massimo Giacomini, l’allenatore della tripla promozione ai tempi di Sanson. Nel feretro, anche la casacca del Rugy Sanson Rovigo, campione d’Italia nel 1976 e nel 1979. A Verona, gli hanno reso omaggio il mondo dell’imprenditoria, e tanti sportivi: il campione di ciclismo Francesco Moser, l'ex presidente della Federazione Ciclistica Raffaele Carlesso, il direttore del Verona campione d’Italia nel 1985, Emiliano Mascetti. Ma il “re dei gelati”, scomparso a 86 anni il 31 gennaio, ha lasciato tanti amici anche a Scomigo. Tra questi, il sindaco di Conegliano Floriano Zambon, presente alla cerimonia, e l’associazione Sant’Elena, polmone culturale del paese cui Sanson non ha mancato di dare sostegno e contributi, che ha ricordato il mecenate con una corona di fiori. A Scomigo, di Sanson ricordano i viaggi organizzati per andare a vedere le gare di ciclismo, e i panettoni distribuiti ad ogni Natale alle famiglie del paese. «Anche se non l’ho conosciuto personalmente, so per certo, parlando con i miei concittadini, che in molti sono riconoscenti a Teofilo Sanson, che ha dato prestigio all’intero paese» ha spiegato don Guerrino Pagotto, durante la cerimonia.

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