Lacrime per Moreno I funerali a Lancenigo

VILLORBA. Un sogno d’amore coronato dopo quasi dieci anni di fidanzamento, e infranto come fosse di cristallo dopo una sola settimana. Moreno Pian e Florentina Nicuta si erano conosciuti in discoteca....
Di Federico Cipolla

VILLORBA. Un sogno d’amore coronato dopo quasi dieci anni di fidanzamento, e infranto come fosse di cristallo dopo una sola settimana. Moreno Pian e Florentina Nicuta si erano conosciuti in discoteca. Lui, uomo della sicurezza, dal fisco scultoreo; lei, molto più giovane, in Italia in cerca di un futuro migliore di quello che le poteva garantire la Romania. Florentina ora è fuori pericolo, ma deve trovare la forza di dire alla piccola Marta che il papà non c’è più. La piccola, in osservazione in pediatria, si è salvata grazie all’ovetto su cui era seduta e alla prontezza di riflessi di due passanti. Lei era viva e strillava. All’interno dell’auto i genitori intrappolati. Il camion nella scarpata. Per Moreno non c’è stato nulla da fare. E’ morto poco dopo. Moreno Pian lavorava come tecnico delle ferrovie a Padova, era stato trasferito dopo aver lavorato a Treviso per molti anni. Ieri sono state numerose le testimonianze di cordoglio dei colleghi: «Sto ripercorrendo tutti i ricordi che ho di te. Eri grande di animo e forte di fisico». «Voglio ricordarlo per la sua disponibilità, oltre che per la sua passione per il lavoro», lo descrive un collega. Proprio grazie al suo lavoro di ferroviere, Moreno aveva comprato casa in via Selghere a Lancenigo, una quindicina di anni fa. A due passi dalle rotaie. Una casa vecchia, che aveva sistemato da solo. Recentemente l’aveva ampliata, acquistando anche il pianoterra che un altro ferroviere aveva lasciato libero. Sarebbe stato il nido per la sua famiglia, con il giardino per la piccola Marta. Moreno aveva un grande passione per la palestra e lo sport. Faceva fitness, e in passato aveva posato per alcune foto. Amava fare il sub e la storia. «Conosceva tutti i sentieri di guerra e le trincee» raccontano mamma Adriana e il cognato Cristian. Qualche anno fa andando a passeggiare sul Grappa aveva trovato un fibbia della guerra. Era andato a portarla al monumento del milite ignoto. L’altra grande passione erano i motori, auto e moto che fossero. «Una “malattia” di famiglia», spiega Cristian, «aveva una vecchia Yamaha, ancora con parecchio gas però. La usava meno da quando era arrivata la piccola». Tutti lo descrivo come una persona semplice e riservata, «anche il matrimonio era stato così. Sessanta invitati e un pranzo semplice. Poi le sorelle di Florentina avevano organizzato una festa rumena, con balli e cibo tradizionale in una palestra. Un cerimonia umile, ma vera». Moreno lascia mamma Adriana, rimasta vedova due anni fa, i fratelli Franco, Cristian e la sorella Monia. I funerali dovrebbero tenersi giovedì mattina nella chiesa di Lancenigo, la stessa che dieci giorni fa ha ospitato il suo matrimonio.

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