«L’acqua puzza di benzina»
CONEGLIANO. Ancora odori nauseabondi dall’acqua del rubinetto a Scomigo e dintorni (soprattutto in via dei Bortotti), ancora puzza di gasolio o benzina nell’acqua potabile. Tutto sembrava collegato a un episodio di inquinamento del pozzo di via Cal dell’Ebreo a Scomigo, tanto che il Comune aveva chiuso il pozzo impedendone il collegamento all’acquedotto pubblico, ma il problema persiste. L’amministrazione assicura che non sono state trovate tracce di solventi o altri inquinanti nel pozzo, ma il Pd – con le parole del capogruppo Alessandro Bortoluzzi – chiede maggiore chiarezza: «Chiederemo che i risultati delle analisi sulle acque prelevate da pozzi e sorgenti per alimentare l’acquedotto di Conegliano siano tempestivamente messe a disposizione della cittadinanza. Il pozzo di Scomigo sotto osservazione è limitrofo a una delle più grandi aree industriali del Veneto, dove ormai da molti anni i residenti lamentano episodi di inquinamento del canale Fossadel, che scorre proprio vicino al pozzo. È doveroso quindi tenere alta l’attenzione». Così come l’inquinamento del Fossadel non ha ancora un colpevole, allo stesso modo non si conosce la causa dell’acre odore di benzina che emana l’acqua potabile. «Il pozzo di via Cal dell’Ebreo è stato isolato, se i problemi persistono significa che qualcuno fa il furbo in un altro punto della rete dell’acquedotto» spiega il sindaco, Floriano Zambon «finora non è emerso alcun problema collegato al pozzo, che resterà chiuso per capire come evolve la situazione, e se il fenomeno si interrompe. La rete idrica è monitorata con grande attenzione, non c’è alcun pericolo per i residenti né motivi per fare allarmismo». Anche il Movimento Cinque Stelle, nelle scorse settimane, aveva chiesto controlli sul pozzo di Scomigo. (a.d.p.)
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