La tromba d’aria del 1930 in un libro di Millefoglie

G.z.

VOLPAGO

Il 24 luglio 1930 l’area montelliana, ed in particolare il Comune Volpago, venne sconvolta dalla “Tromba del Montello” che con le sue raffiche di vento arrivate alla velocità di 500 km all’ora è stata la tromba d’aria più violenta mai verificatosi in Italia. A ottantun anni da quei tragici momenti di morte e devastazione (più di una ventina di morti e di un centinaio di feriti oltre alla distruzione di parecchi edifici tra cui la chiesa di Selva che fu la località più colpita) la storia viene raccontata a livello nazionale grazie al libro “La comunione dell’aria” edito da Solferino e scritto Valerio Millefoglie, poliedrico scrittore, musicista e performer nato a Bari nel 1977, autore di altri quattro fortunati libri, dell’album musicale “I miei amici immaginari” , autore per Caparezza e Eugenio Finardi, direttore di Archivio Magazine e collaboratore di testate nazionali , di vari magazine online e del sito di Smemoranda. La storia, o meglio le storie del libro sono raccontate da Shu che ha fame d’aria non in senso figurato: «Soffre di dispnea, una patologia che ti toglie il respiro dai polmoni all’improvviso. Forse per dell’aria ama parlare, gli piace inseguirla, cercarne le manifestazioni anche più estreme come il tornado del Montello». Dell’evento sono evocati protagonisti come don Luigi Panizzolo, all’epoca parroco di Volpago che si prodigò molto per la popolazione o il fotografo nervesano Zaccaria Dal Secco che immortalò l’uragano e le sue conseguenze. Shu poi va oltre la catastrofe parlando di un uomo del Montello che con l’aria fece arte: Eddie Busenello nato nel 1929 in Belgio da genitori nervesani e diventato un sassofonista collaboratore di leggende del jazz come Chet Baker, Dizzy Gillespie, Lilian Terry. —



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