La “Triveneta” è fallita In 35 sono senza salario

MOTTA DI LIVENZA. Dichiarata fallita la Triveneta srl. Ora ci sarà la nomina del curatore e poi si potrà procedere con l’analisi dei crediti e dei debiti. Primi fra tutti sono da salvaguardare i 35 dipendenti che da mesi sono senza stipendi e senza lavoro. «È stato depositato il fallimento. A giorni sapremo come verranno liquidati i dipendenti», spiega Loris Dottor sindacalista della Cgil. I dipendenti avevano finito l’ultima settimana di giugno il loro lavoro nell’’azienda della zona industriale nord di Motta. Poi non erano più riusciti a mettersi in contatto con i proprietari dell’azienda che levigava e verniciava pannelli per l’industria del mobile.
Per giorni si erano dati un appuntamento triste fuori dal cancello chiuso della loro azienda: «Siamo qui a presidiare il deserto», dicevano i dipendenti sconsolati e molto preoccupati per la situazione. «Il titolare ci aveva chiesto di collaborare perché insieme avremmo potuto superare questi momenti di crisi. Abbiamo collaborato, lavorando quando c’era da lavorare e aspettando i soldi quando arrivavano. Da dire che purtroppo le ditte che ci fornivano lavoro non erano pronte a saldare il dovuto, il frutto del lavoro svolto non veniva pagato ai titolari della ditta. Si è innescato un circolo vizioso che ha condotto al fallimento». Fra giugno e luglio si erano svolte assemblee e riunioni fra dipendenti, sindacato e proprietà. «Siamo senza stipendio da tre mesi. Non so come fare per comprare il cibo per la famiglia». Queste erano le parole amare dei dipendenti della Triveneta. C’era anche attesa che la vicenda prendesse le vie legali, in modo da essere licenziati o messi in mobilità e poter cercare un altro lavoro. «Se non sapremo cosa ci aspetta faremo qualche azione dimostrativa per concentrare l’attenzione sul nostro dramma», avevano detto i dipendenti Triveneta, «Potremmo pensare di scendere in piazza a Motta davanti al municipio e chiedere di essere ricevuti dal sindaco». Invece le cose, dopo settimane di attesa e di incertezza, si sono chiarite. Anche se la vicenda si è conclusa nel modo peggiore. Ora si dovranno attendere le disposizioni del curatore fallimentare, ma per primi andranno salvaguardati i diritti dei lavoratori che attendono gli stipendi da tre mesi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso