La Treviso in Rosa ora pensa in grande: più eventi a corredo per crescere ancora

Dopo la festa di domenica 4 maggio già si lavora all’edizione del 2026. La gratitudine della Lilt per il contributo che aiuterà l’attività

Andrea Dossi
La Treviso in Rosa torna la prima domenica di maggio 2026
La Treviso in Rosa torna la prima domenica di maggio 2026

L’emozione di 10.652 sorrisi della Treviso in Rosa risuona ancora e già si pensa al futuro. L’onda al femminile che ha inondato le vie del centro storico domenica scorsa continua a propagare la sua energia positiva. Il giorno dopo il successo manifestazione, promosso dalle società sportive Corritreviso e Trevisatletica con il patrocinio della Lilt, e con la tribuna media partner, è all’insegna del meritato riposo per gli organizzatori, ma anche di emozioni che stanno inondando i social media. Enrico Caldato, presidente della Corritreviso, non nasconde la sua soddisfazione: «Sto rivivendo le emozioni dai tanti video e dalle tante immagini che stanno riempiendo i social. Già vedere domenica diecimila sorrisi e continuare a vederli sui social ripaga degli sforzi e riempie di gioia».

La soddisfazione

L’imponente macchina organizzativa – formata da 150 volontari – che ha lavorato incessantemente prima e durante l’evento si è presa una pausa dopo aver gestito con efficienza anche le operazioni post-corsa.

Ma lo sguardo è già proiettato al futuro: «Stiamo già pensando alla prossima edizione, confermata la prima domenica di maggio perché vediamo che la data funziona – anticipa Caldato, lasciando intendere un desiderio costante di crescita e rinnovamento – Sicuramente ci saranno delle novità, a settembre dovremo già definire tutto per ricominciare a organizzare». Anche Filippo Bellin di Trevisatletica esprime la sua gioia per la riuscita della manifestazione: «Quella di domenica è stata una giornata stupenda. Dal 2015 la cornice è quella più bella, la capacità organizzativa ha raggiunto livelli di efficienza enormi. E con il sole diventa tutto più bello. Il rosa ha invaso anche i social, mille sorrisi che migliorano la giornata». Bellin fa notare la capacità dell’evento di fidelizzare i partecipanti, pur attirando sempre nuovi volti: «C’erano tante persone che sono venute per la prima volta ma ci sono tanti che ogni anno percorrono la Treviso in Rosa, apprezzando l’evento perché c’è sempre qualcosa di nuovo».

Gli eventi collaterali

La visione per il futuro è ambiziosa e guarda oltre la sola corsa facendo eco alle parole di Caldato: «Vogliamo creare un contenitore di altri eventi, questo è stato l’anno zero con il Tiramisù in Rosa – conclude Bellin – Ripartiremo dallo sport, dall’arte e dall’enogastronomia per ampliare gli appuntamenti del sabato. Esploreremo nuovi orizzonti da condividere con altre realtà: la Treviso in Rosa è energia, gioia di vivere, forza e determinazione e continueremo su questo percorso». Un aspetto irrinunciabile della Treviso in Rosa è la sua anima solidale. Nelly Mantovani, vicepresidente di Lilt Treviso, esprime la profonda gratitudine dell’associazione: «Saremo beneficiari di un contributo per l’acquisto di un mezzo per il trasporto dei pazienti oncologici, sarebbe il terzo donato dalla Treviso in Rosa. Abbiamo a disposizione 33 mezzi che hanno fatto oltre cinquemila viaggi e percorso 477 km: serve un ricambio». —

 

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