La storia di Moreno, di San Vendemiano: dal divano al bronzo nei 285 km

Moreno Nadal, podista amatore di San Vendemiano, primo italiano alla Ultra Milano-Sanremo: «Otto anni fa pesavo 100 chili»

SAN VENDEMIANO. Sette anni fa era decisamente in sovrappeso (pesava 100 kg), alcuni giorni fa è arrivato terzo, primo italiano, dopo poco più di 41 ore di gara, all’Ultra Milano Saremo, ultramaratona di 285 km prova del Grand Prix IUTA 2018.

Lui è Moreno Nadal, 45enne originario di Cappella Maggiore e residente a San Vendemiano. Lasciato il divano, ha fatto della corsa prima di tutto un obiettivo di salute. Anno dopo anno, tesserato con la Scuola di Maratona di Vittorio Veneto, ha corso mezze maratone, maratone e poi ha scoperto il mondo delle ultramaratone. «Sono partito, come sempre, per arrivare, in una gara così lunga non sai mai cosa può succedere - ha commentato Nadal - e pensare che l’anno scorso avevo detto che sarebbe stata la mia ultima ultramaratona, troppo impegnativo prepararle e troppa l’apprensione dei familiari che ti aspettano a casa. Ma purtroppo lo scorso anno mi sono dovuto ritirare proprio durante l’UMS. Un mese dopo mi ero già iscritto per l’edizione 2018, che mi ha regalato questo terzo posto».

L’UMS è una corsa a piedi sulle strade della gara ciclistica Milano-Sanremo, “La Classicissima”, che attraversa tre regioni italiane e 54 comuni, partendo dalla città di Milano, correndo tra risaie, innumerevoli centri storici, scollinando il Passo del Turchino prima di costeggiare tutta la costa di Ponente della Riviera Ligure con arrivo a Sanremo. Una gara massacrante, che ha visto trionfare il russo Ivan Zaborskiy sul portoghese Joao Oliveira. Poi il trevigiano Nadal che ha compiuto la sua impresa in 41 ore e 8 minuti. L’arrivo a Sanremo alle tre di mattina di lunedì 30 aprile.

Una grande soddisfazione, pensando soprattutto da dove Moreno è partito. «La prima volta che mi sono avvicinato alla corsa è stato nel 2000, avevo 27 anni, pesavo 100 kg, avevo il colesterolo a 300 e il dottore mi ha detto che avrei dovuto prendere medicine per il resto della vita. Ho deciso di prendere provvedimenti, ho iniziato a correre per conto mio, sono sceso a 76 kg, ma poi ho mollato e ho ripreso tutti i kg». Nel 2010 la svolta definitiva.

«Dieci anni dopo ci ho riprovato, mi sono riavvicinato alla corsa, sempre con l’obiettivo di acquistare salute. Sono capitato nel momento del boom del podismo, ho saputo che tanti conoscenti si erano messi a correre la maratona, proprio quella neonata di casa, la Treviso Marathon. E ho pensato che se lo facevo loro che non erano atleti, avrei potuto farlo anche io.

Così ho iniziato a correre con un altro obiettivo, che mi ha permesso di non mollare». Anno dopo anno, gara dopo gara, si migliora. Tanto da trovare uno sponsor, Sportway di Conegliano, che gli ha fornito le scarpe Altra Running per le sue grandi imprese. Quelle di un ex sedentario sovrappeso che ha scelto la corsa. . E non si è più fermato.


 

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