La stangata di Savno Le bollette dei rifiuti sono in aumento

VITTORIO VENETO. Le fatture di Savno pervenute alle utenzedi Vittorio Veneto e dei 44 comuni relative al conguaglio 2018 e acconto 2019 segnano un aumento della tariffa rifiuti, rispetto all’anno precedente, del 3% per l’utenza domestica, mentre diminuiscono per l’utenza non domestica, dai 28 euro per le attività con una superficie tra i 250 mq e i 750 mq, fino ai 300 euro per le attività con una superficie superiore ai 15.000 mq. Lo ha constato Primo Tomasella, dirigente Cna in pensione, che, come una sentinella, vigila per conto del sindacato confederale. Alle utenze domestiche con reddito inferiore ai 10 mila euro annui è applicata una riduzione di 50 euro nella fattura, in base all’accordo sottoscritto tra Savno e i sindacati Cgil, Cisl e Uil e nel 2017 ha interessato 4.058 utenze. Per le utenze di alcuni comuni è inserita la “tariffa aggiuntiva comunale” che è determinata in cifra fissa per l’utenza domestica, mentre per l’utenza non domestica varia in base agli scaglioni di superficie dell’attività. Altro elemento che caratterizza la fattura sono gli importi riferiti allo svuotamento del rifiuto secco. L’utenza paga 12 euro, per il 2018, per ogni svuotamento del rifiuto secco conferito con il bidone da 120 lt. Una tabella assegna gli svuotamenti minimi ad ogni utenza domestica e in fattura gli svuotamenti fatturati sono quindi pari o superiori a quelli fissati per regolamento. «Con la raccolta differenziata introdotta dal 2015 nel Bacino Sinistra Piave nei 44 comuni aderenti, avrebbe dovuto segnare una diminuzione delle tariffe rifiuti come conseguenza dell’apporto virtuoso dell’utente nella selezione e conferimento dei rifiuti in modo diversificato» osserva Tomasella «mentre i bilanci e le tariffe dei rifiuti approvati dall’assemblea dei sindaci su proposta di Savno srl sono ogni anno in aumento». La “tariffa aggiuntiva comunale” per le utenze di alcuni comuni, è determinata in quota fissa per l’utenza domestica. I servizi aggiuntivi per il quale il cittadino paga questo ulteriore onere tariffario variano da comune a comune, ma a cosa si riferiscono in particolare non è chiaro. A marzo l’assemblea dei sindaci ha approvato le nuove tariffe rifiuti che gli utenti si vedranno applicate nelle fatture che perverranno nel corso del 2020. Le tariffe approvate prevedono aumenti sia per l’utenza domestica che per quella non domestica. —. Francesco Dal Mas
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