La scuola tra i banchi di scuola I genitori assumono le maestre

Quando la maestra entra in classe al doposcuola assunta in pianta stabile da mamma e papà. Con i genitori che diventano datori di lavoro e le maestre con tanto di contratto a tempo indeterminato per rimediare un servizio assente nella scuola pubblica. Una pagina di new economy “formato famiglia”. Scritta a Treviso in una scuola di quartiere, capace in tempo di crisi e di tagli alle risorse umane della pubblica istruzione di creare nel corso degli anni posti di lavoro pure tra i banchi di scuola. Il caso alla scuola primaria Fanna di Selvana potrebbe far parlare di sé come della prima start-up delle maestre del tempo integrato. Se non fosse che il servizio non è nato dall’oggi al domani. Del precariato, cruccio della scuola pubblica stavolta non c’è traccia. Quest’anno al lavoro alla Fanna con contratto a tempo indeterminato, tutti i giorni dall’una alle 16.30, ci sono quattro maestre assunte in piena regola dai genitori degli alunni. Per garantire a madri e padri, in tutto e per tutto datori di lavoro, il tempo da contratto richiesto, le maestre completano l’orario del doposcuola durante l’anno scolastico con l’accoglienza degli alunni prima dell’inizio delle lezioni e con il servizio di custodia al termine del doposcuola, qualora le famiglie ne facciano richiesta. D’estate stipendio e servizio saranno invece garantiti dai centri estivi organizzati sempre a scuola. Per rinforzare la squadra, altre tre maestre sono state assunte con contratto a tempo determinato. In tutto sette maestre assunte dai genitori. Dato che a fornire lavoro, contratto e stipendio sono le stesse famiglie degli alunni, riuniti nell’associazione “Canguro Fanna”. Senza scopo di lucro, oggi può contare su una novantina di madri e padri iscritti. E un giorno, da un’esigenza dei genitori rispedita al mittente dalla scuola pubblica, ha iniziato a muovere i primi passi il lavoro fisso per le maestre del pomeriggio. Costo complessivo per il servizio di doposcuola a tempo pieno: 80 euro al mese per famiglia: «Per le buste paga ci siamo fin da subito affidati a un consulente del lavoro che ci ha consigliato di provare ad assumere le maestre con contratti a tempo indeterminato», spiega Marco Schio, presidente dell’associazione Canguro Fanna, «Così abbiamo cominciato ad assumere le maestre. Da qui ha iniziato a mettersi in moto un volano positivo con una scuola a tempo integrato. E con le maestre del mattino e le insegnanti educatrici del pomeriggio che collaborano per favorire l’apprendimento degli alunni». Il servizio di doposcuola alla Fanna fa posto a una centinaio di bambini su 160 iscritti. Finite le lezioni ogni giorno, la scuola continua quindi a rimanere aperta dall’una fino alle 16.30. Giusto il tempo del pranzo in mensa, del gioco e della ricreazione, dei compiti, tutto incluso nel doposcuola. A tirare le somme i genitori: «Con la quota mensile paghiamo stipendio, contributi alle maestre, le tasse, il consulente e l’assicurazione».
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