La scuola spedisce in soffitta le macchinette delle merendine

Troppa plastica, da gennaio una ditta esterna servirà snack freschi su carta Caffè su bicchieri compostabili. «Non potevamo educare senza dare l’esempio»

CONEGLIANO. Via i distributori automatici di merendine e bibite, spazio ai prodotti freschi imballati con carta e frutta fresca. Per l’acqua, c’è quella del rubinetto. Resteranno solo i distributori di bevande calde con bicchieri compostabili. Questa la “rivoluzione” alimentare e ambientale che vedrà protagonista, da gennaio 2020, il liceo Marconi di Conegliano. «La scuola deve essere coerente, non potevamo dare un messaggio salutistico e poi “favorire” il consumo di merendine e bibite iperzuccherate e con conservanti e additivi e non controllare la produzione del residuo plastico e secco», commenta il dirigente scolastico Stefano Da Ros.

A breve uscirà un bando per l’appalto della gestione “merenda” a una ditta esterna.

Il tutto è partito dai docenti dell’istituto superiore coneglianese che, ricordando come il 2019 sia stato «un anno di record negativi dal punto di vista ambientale», ma anche «l’anno della consapevolezza ecologica, di Greta Thunberg e del risveglio delle coscienze», si sono posti alcune domande: «Stiamo lavorando nella direzione giusta? I nostri progetti di educazione alla salute sono compatibili con la presenza a scuola di distributori di bevande e di snack ad alto contenuto di zuccheri e grassi?» E ancora: «Perché la scuola dovrebbe assecondare le tendenze del mercato e non proporre modalità di consumo alternativo?; quanta plastica e quanta CO2 vengono prodotti dal consumo di questi prodotti?».

A seguito di queste riflessioni, questi stessi docenti hanno presentato al consiglio d’istituto la proposta di rinunciare agli erogatori, che è stata approvata con decorrenza gennaio 2020.

Secondo il progetto, del quale sono referenti la professoressa Miriam Da Gai e il professor Pietro Tullo, «resteranno in funzione i distributori di bevande calde con l'obbligo di inserire bicchieri compostabili al posto di quelli in plastica; sarà potenziato il servizio di vendita di prodotti freschi (imballati con carta) e frutta fresca, servita tal quale. L'acqua potrà invece essere attinta dai rubinetti (si ricorda che l'acqua di acquedotto è controllata diverse volte al giorno, quindi sicura), o portata da casa in borracce riutilizzabili».

L’impegno sul piano salutistico e ambientale della scuola superiore è sempre stato forte. «Abbiamo sempre lavorato sul piano dell’attenzione all’educazione alimentare e al rispetto dell’ambiente», sottolinea Da Ros, «ci sembrava corretto proseguire su questo filone, anche per quanto riguarda i distributori automatici. Del resto siamo capofila della rete del benessere e abbiamo attivi progetti di sostenibilità e relativi a tematiche ambientali, come il riciclo. Abbiamo partecipato alla giornata “Mi illumino di meno” e attuiamo il controllo dell’energia elettrica e del riscaldamento». —

Salima Barzanti

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