La questora De Bernardin: «Sensibilizziamo anche sulla violenza domestica»

Una quarantina di poliziotte, guidate dalla Questora Manuela De Bernardin. Ci saranno anche loro alla Treviso in rosa. Dopo aver partecipato lo scorso anno in forma “sparsa”, quest’anno hanno deciso di fare gruppo (arrivano dalla Questura del capoluogo, ma anche da altri uffici, dalla stradale e dalla ferroviaria). «Mentre noi correremo, i nostri colleghi uomini saranno presenti con uno stand per sensibilizzare contro la violenza domestica - ha spiegato De Bernardin - una volta arrivate, saremo presenti anche noi allo stand».
Un’occasione unica, con migliaia di donne, tutte insieme, per promuovere il benessere, la salute e combattere, appunto, anche la violenza. Esserci è importante, anche per essere d’esempio. Partecipare, anche solo con la propria presenza, è già fare solidarietà. Quella a favore della Lilt. «L’idea è nata anche per cementare un po’ il gruppo, al di fuori del lavoro - ha aggiunto De Bernardin - così ci siamo mosse per tempo e saremo in una quarantina. Sarà sicuramente un’emozione grande, come quella dello scorso anno, essere insieme a tutte queste donne. Non dimentichiamo poi l’aspetto solidale, Treviso in rosa è una manifestazione importante anche per il messaggio che porta avanti». Camminare e correre, tra donne, tra qualche chiacchiera, qualche confidenza. «Sarà un’opportunità anche per promuovere la cultura contro la violenza domestica, vogliamo passare una giornata in parte spensierata, ma anche portare avanti messaggi come la solidarietà e contro la violenza», ha concluso il Questore.
Treviso in Rosa è anche la passerella di tante realtà femminili che hanno scelto l’evento del 5 maggio per una partecipazione di gruppo: ad oggi, sono ben 110 le squadre iscritte. Gli assessori Gloria Sernagiotto, Rosanna Vettoretti, Gloria Tessarolo e Maria Teresa De Gregorio guideranno il gruppo #DonneFuoriDalComune, in rappresentanza del Comune di Treviso. C’è il gruppo della Lilt, un plotone di quasi 500 donne. Si sono iscritte palestre, aziende, gruppi parrocchiali, corsi di cammino, yoga, pilates e zumba. Ci sono i gruppi di Ascom-Confcommercio e del Pronto Soccorso di Treviso e del reparto di Geriatria del Ca’ Foncello. Ci sono scuole, come l’istituto Besta di Treviso, l’istituto Canossiano, la Stefanini di Treviso e la Casteller di Paese, oltre ad una rappresentanza dell’università Ca’ Foscari di Venezia. C’è il gruppo delle giornaliste di Antennatre.
Anche almeno 15 dipendenti di Casa Mia CaCasier (che fa sempre parte del Gruppo Emeis in Italia) parteciperanno alla marcia tutta in rosa, in occasione della festa della donna dell’8 marzo hanno ricevuto la possibilità di iscriversi alla corsa con l’iscrizione regalata dalla struttura. Oltre cento donne del gruppo “Camminare è prevenzione”, arriveranno invece da Marcon (Venezia) grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale. Colosseum Dental Italia ha regalato l’iscrizione a Treviso in Rosa a una squadra di 41 dipendenti provenienti da tutto il Triveneto. A proposito di aziende: correranno e cammineranno anche i team di Tomasoni Formaggi, del gruppo Vega Maxì, di Cantina Paladin, di Labomar.
E molte arriveranno anche nelle prossime ore, prima dello start: anche a ridosso della kermesse i gruppi si formano spontanei, visto che la Treviso in Rosa diventa un immenso momento di aggregazione.
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