La nuova Marghera parla trevigiano

MOGLIANO
Un investimento di 35-40 milioni di euro, due grandi alberghi - due edifici con un ingresso comune - per quasi 400 stanze. Sono questi i numeri del primo intervento a vocazione ricettiva sul lato di Marghera della stazione ferroviaria, in via della Pila. Dopo gli interventi realizzati o in corso di realizzazione, ad esempio in via Ca’ Marcello, dal lato di Mestre, ora gli investitori privati hanno messo gli occhi sull’area di Marghera, nell’area compresa tra via Ulloa, via dell’elettricità e via della Pila. Il progetto, depositato in Comune a inizio anno, starebbe per arrivare alle battute conclusive. «Contiamo di aprire il cantiere», confermano i proponenti, «entro il primo semestre del 2019». Due gli anni di cantiere previsti per i lavori.
I proponenti
La società si chiama Porta Venezia srl ed è proprietaria di un terreno in via della Pila, da non confondere con la società “Porta di Venezia” - quella del sindaco Luigi Brugnaro - che invece è proprietaria dell’area dei Pili, dove pure è previsto un progetto di sviluppo immobiliare. La società, con sede alla vecchia filanda di Mogliano, è amministrata da Giorgio Valeriani, lo stesso regista dell’operazione agli ex gasometri di Venezia, area in fase di cessione ai tedeschi di Mtk. La società Porta Venezia è a sua volta controllata dalla 2Emme srl, con sede a Torri di Quartesolo, nell’azienda dell’altro protagonista di questo investimento immobiliare, Giuseppe Meneghetti, titolare della società vicentina Cosme, azienda che opera nella progettazione e costruzione di macchine per la depurazione delle acque reflue. La società Porta Venezia è proprietaria dell’area da circa 10 anni, 8.500 metri quadri all’angolo tra via della Pila e via dell’Elettricità, in un’area oggi molto degradata. Il progetto però si estende su una zona molto più vasta, che raggiunge i 15.600 metri quadrati, perché comprende anche un’area di proprietà pubblica, e nello specifico comunale, compreso lo spazio sotto il cavalcavia.
Il progetto
Il progetto edilizio è in fase di approvazione da parte del Comune di Venezia, tanto che la società conta di concludere l’iter urbanistico e di ritirare il permesso di costruire nell’arco di sei mesi. L’intervento prevede la realizzazione di due alberghi, uno a tre stelle (204 camere doppie) e uno a quattro stelle (194 camere doppie). I due alberghi dovrebbero sorgere sopra una piastra di base, di circa 6000 metri quadrati, dove saranno ricavati i parcheggi privati degli alberghi, circa 160-180 posti auto. Sopra la piastra - che dovrebbe essere di 4,5 metri più alta rispetto all’attuale piano campagna - nasceranno i due edifici veri e propri, che emergeranno così dalla viabilità sopra-elevata di Viale della Libertà. La firma sul progetto è dell’architetto Emiliano Simonetto, di Mogliano, già assessore all’Urbanistica e alla viabilità con una giunta di centrosinistra a Casale Sul Sile.
La gestione
Sulla gestione la società mantiene il riserbo, ma i nomi che circolano sono quelli dell’Holiday Inn Express, per il 3 stelle, e dell’Holiday Inn per il 4 stelle. Il progetto, affinché diventi appetibile per i grandi gruppi alberghieri, prevede una serie di interventi anche nella parte pubblica (ne riferiamo in dettaglio qui a lato, ndr) per riqualificare un’area oggi degradata e frequentata da spacciatori e sbandati. —
Francesco Furlan
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