La maxi centrale a biomasse incombe su Paese

PAESE. Lo spettro di una centrale a biomasse da 14 milioni di euro a 150 metri in linea d'aria dalle case, in una zona già provata dal punto di vista degli insediamenti produttivi qual è via Cal Morganella, dove hanno sede le serre del Gruppo Padana, a cui la centrale stessa sarebbe strettamente legata. Il Comune di Paese non ci sta e mette le mani avanti, evidenziando i problemi di tipo ambientale e viabilistico legati al mega progetto che è stato depositato a fine maggio in municipio dalla ditta "Cortus Energy Italy srl". Il piano dovrà essere vagliato dalla Regione, a cui spetta l'autorizzazione, ma l'amministrazione Pietrobon ha già votato nei giorni scorsi una delibera, con allegata una doppia relazione tecnica, nella quale si snocciolano tutti i motivi per cui quello che tecnicamente viene definito un «impianto di produzione di energia elettrica e termica mediante pirogassificazione alimentato a biomassa» non debba arrivare a Paese.
La delibera è stata trasmessa alla Regione affinché l'ente chieda alla "Cortus Energy Italy srl" l'integrazione dei progetti e della documentazione con il coinvolgimento di Asl, Consorzio di bonifica Piave, Ats, vigili del fuoco e Soprintendenza. «Nutriamo delle perplessità importanti, il progetto è troppo impegnativo», chiarisce il sindaco Francesco Pietrobon, «Speriamo che questa nostra documentazione aiuti la Regione a scegliere nella maniera corretta. Per noi è no».
Il mega progetto è finalizzato alla produzione di energia elettrica da immettere in rete e alla fornitura di energia termica per il riscaldamento delle serre del Gruppo Padana. Stando alle carte, verrebbe realizzato a ridosso delle serre, a poca distanza dal centro di Castagnole e non lontano da quello di Paese. Tra i nodi principali sollevati dal Comune, c'è la viabilità. «Un aumento del traffico non potrà essere sopportato dalla carente viabilità esistente per accedere al nuovo impianto», si legge nella documentazione del Comune. L'accesso all'impianto è previsto in via Cal Morganella, strada non idonea ai camion. Nelle aree limitrofe vige il divieto di circolazione dei mezzi superiori a 3,5 tonnellate, tanto che i camion del Gruppo Padana beneficiano di una deroga. Eppure è previsto un incremento di 72 camion (36 in ingresso e 36 in uscita) alla settimana da e per l'impianto.
Ci sono poi l'impatto acustico tutto da valutare, «il sicuro peggioramento delle concentrazioni al suolo degli inquinanti atmosferici emessi dall'impianto», come riportato nella relazione del Comune, e i dubbi sulla diffusione e soprattutto sull'affidabilità della tecnologia "Wood Roll" che dovrebbe essere usata nell'impianto.
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