La Lega: tanti lavori lasciati a metà

Il consigliere Conte contro la giunta: «Flop Santa Maria dei Battuti»
ZAGO TREVISO AG. FOTOFILM INCURIA IN P. S. M. DEI BATTUTTI
ZAGO TREVISO AG. FOTOFILM INCURIA IN P. S. M. DEI BATTUTTI

Opere iniziate e lasciate a metà, come piazza Santa Maria dei Battuti e il parcheggio in via Da Milano. Ad attaccare l’amministrazione comunale è il consigliere della Lista Gentilini, Mario Conte. «Ormai non si capisce più nulla, i lavori vengono iniziati ma mai completati, ormai questo metodo assurdo si ripete su tutte le opere cantierizzate... basti pensare al parcheggio in via Da Milano iniziato e oggi abbandonato, piazza Santa Maria dei Battuti ormai da mesi è così, con i lavori parzialmente fatti: nonostante le rassicurazioni di Grigoletto che garantiva il completamento entro ferragosto la piazza si presenta ancora incompleta, seminuda, e non è certo un bel biglietto da visita per i nostri turusti estivi. Se è vero che mancano le panchine e l’illuminazione pubblica perché non viene completata? Mancano i fondi? Gira voce addirittura di un'iniziativa, che se confermata avrebbe dell’incredibile, “adotta una fioriera”, questa amministrazione invece di risolvere i problemi ne crea, tanto da dover trovare dei volontari che innaffino le fioriere».

L’ira funesta di Conte non sbollisce qui, anzi. «Leggo che anche l’ormai discussissimo intervento di asfaltatura di ponte San Martino verrà completato a settembre con una colorazione del manto», attacca il consigliere della Lista Gentilini, «ma perché non portare a termine subito i lavori? Perché realizzare la segnaletica se poi bisognerà rifarla? A Treviso regna la confusione e l’improvvisazione, peccato però che i costi di questa incompetenza ricadranno sempre sul portafoglio dei trevigiani».

In questi giorni c’è un’altra questione aperta, quella della recente modifica alla viabilità in zona Stiore. Un centinaio di residenti della zona dietro il Panorama stanno raccogliendo firme per chiedere al Comune di trovare un’altra soluzione: o tornare come prima, con il collegamento da via Europa alla Feltrina - magari con un sistema che obblighi poi le auto a girare a destra - o studiare comunque un’altra soluzione, evitando che il traffico venga incanalato nella strettissima via Ninni.

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