Foto osé da una ragazzina, nonno vigile a processo

Aveva convinto una12enne, che quotidianamente aiutava ad attraversare la strada, a mandargli scatti senza veli in cambio di ricariche telefoniche

Marco Filippi
Una ragazza si scatta una foto. Una dodicenne era stata convinta da un nonno vigile a mandargli foto osè
Una ragazza si scatta una foto. Una dodicenne era stata convinta da un nonno vigile a mandargli foto osè

Un nonno vigile del Quartier del Piave è stato rinviato a giudizio per adescamento di minore. L’uomo, tre anni e mezzo fa, aveva convinto una ragazzina di 12 anni, che quotidianamente aiutava ad attraversare la strada, di mandargli foto senza veli in cambio di ricariche telefoniche.

La ragazzina, con un escamotage, gli mandava foto di corpi nudi (senza volto) di altre ragazzine trovate nella rete internet, dal momento che s’era accorta del pericolo che correva. Ma quando lui le chiese di mandargli foto di lei con il volto, la ragazzina s’è spaventata ed ha detto tutto ai genitori. Da qui la denuncia presentata alla più vicina stazione dei carabinieri.

I fatti risalgono alla primavera del 2022 quando il nonno vigile, che presta servizio di volontariato davanti alla scuola media di un paese del quartiere del Piave, chiede ad una studentessa di 12 anni, che conosce ormai da tempo, perché giornalmente l’aiuta ad attraversare la strada, di inviargli sul telefonino foto di lei nuda. «In cambio – le dice – ti faccio delle ricariche telefoniche».

La ragazza, in apparenza, gliele manda senza pudore. Con un’accortezza: gli invia il corpo nudo senza mostrarsi in volto. Il nonno vigile, forse, sospetta che non sia lei e la invita a mandarle foto senza veli questa volta mostrando anche il volto.

A quel punto la ragazzina si spaventa e dice tutto ai genitori. La denuncia parte già all’indomani. I carabinieri sequestrano all’imputato il cellulare dove verranno poi trovate le foto incriminate. Foto che ora sono confluite nel fascicolo d’indagine della procura.

Ieri mattina, il processo è approdato davanti al giudice che ha deciso di rinviare a giudizio il nonno vigile per adescamento di minorenne, un reato per il quale si rischia la reclusione da un minimo di uno ad un massimo di tre anni. Il processo riprende ad aprile prossimo. —

 

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