La guerra dei verbali “alleggeriti” Cavaso, scintille in consiglio
Cavaso. Il consiglio comunale di Cavaso del Tomba doveva iniziare con le comunicazioni del sindaco Gino Rugolo ed è iniziato invece con la richiesta da parte dei consiglieri di minoranza delle registrazioni della seduta precedente, perché il verbale che si andava ad approvare era sì sintetico come vuole la legge, ma forse un po’ troppo, perché mancavano buona parte delle dichiarazioni dei consiglieri, tanto da cambiare il senso di quanto discusso nella seduta precedente. Il capogruppo Massimo Damini e poi sia Giuseppe Scriminich che Patrizio Marin hanno puntualizzato, punto su punto, la «negligenza» del segretario comunale Simone Bortolan, nel verbalizzare gli interventi, il quale si è scusato e ha invitato i consiglieri a redarre in loco «alcune righe» che sarebbero state inserite successivamente: troppo il “non riportato” per accettare. La minoranza ha chiesto più volte al segretario comunale se avesse verificato l’incompatibilità di due consiglieri di maggioranza, sollevata dal gruppo Insieme per Cavaso, senza ottenere risposta, e Scriminich ha affermato quanto «sia doveroso approvare il piano delle opere pubbliche visto che è nostro: se l’attuale amministrazione voleva fare cambiamenti avrebbe dovuto farlo entro il 30 novembre». —
M.E.T.
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