La Geonova paga la scuola di Sala
Istrana, messi sul piatto 1 milione e 300 mila euro

L’ex scuola di Sala
ISTRANA.
La Geonova, ditta che per 16 anni ha gestito la contestatissima discarica di Pezzan, finanzia il nuovo polo scolastico nord. L'azienda mette sul piatto 1 milione e 349 mila euro per la prima parte del cantiere per la costruzione del plesso che ospiterà le elementari di Sala e Pezzan. La scuola sorgerà sulle ceneri del vecchio plesso della Alighieri a Sala, chiuso dal settembre del 2009 dopo che era stato accertato un alto rischio sismico, oltre alla mancata verifica della portanza dei solai. Da quasi due anni, i bimbi di Sala vanno a scuola nelle stanze allestite all'oratorio «Ecclesia Mentis» di Istrana. Urge trovare una soluzione. «Nonostante l'amministrazione avesse ottenuto un mutuo dalla cassa depositi e prestiti per il maxi cantiere - spiega il sindaco Enzo Fiorin - l'operazione è al momento insostenibile per il patto di stabilità». La giunta ha quindi rispolverato il fondo da 2,3 milioni che Geonova deve al Comune nell'ambito del progetto di riqualificazione della discarica. Soldi che, inizialmente, erano stati destinati ad una pista da rollerblade e ad un museo, quindi alla sistemazione dell'ex Bacologico per farne una casa di riposo ed ora, almeno in parte, al polo scolastico per le frazioni a nord di Istrana. Mercoledì in consiglio comunale arriverà l'atto aggiuntivo alla convenzione tra amministrazione e Geonova. Il cantiere verrà diviso in due fasi: la prima, del valore di 1,3 milioni, a carico di Geonova che demolirà il vecchio plesso e realizzerà la struttura. La seconda, da 1,8 milioni, verrà finanziata con un milione di contributo regionale e la quota restante da fondi comunali. La scuola, su due piani, avrà dieci classi e cinque laboratori, una palestrina e la mensa, oltre a tutti i dispositivi per il risparmio energetico. «Ringraziamo Geonova per aver assecondato le richieste del Comune - dice il sindaco - per l'ex Bacologico resta comunque un milione: punteremo su un maggiore finanziamento dei privati, faremo lo stesso la casa di riposo». I lavori dovranno partire entro sei mesi dalla firma della convenzione. Fiorin conta di chiudere il cantiere entro la fine del 2012.
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